Mario Draghi incontra le parti sociali: i principali temi trattati

Mario Draghi, nel terzo giorno di consultazioni, incontra le parti sociali: riforma della Pubblica Amministrazione, Fisco e blocco dei licenziamenti gli argomenti principali.

Mario Draghi a colloquio con le parti sociali (Getty Images)
Mario Draghi a colloquio con le parti sociali (Getty Images)

Il terzo giorno di consultazioni, verosimilmente quello che dovrebbe fornire una prospettiva ulteriore sul nuovo Governo, per Mario Draghi – Premier incaricato – si avvia con l’incontro che vede riunirsi le parti sociali. Settore di rappresentanza che include sindacati e Confindustria. Sul tavolo temi come economia e ripresa del Paese, incassato il sì di Berlusconi e Salvini – i più reticenti inizialmente, assieme a Giorgia Meloni che con Fratelli d’Italia continua a perseguire la strada del “No” a un nuovo Esecutivo guidato da Draghi – il Presidente del Consiglio incaricato parla con le istanze che tutelano i lavoratori e la società nella sua interezza. Grande attenzione, come chiesto in toto dalle sigle sindacali – allo stop dei licenziamenti.

Draghi, incontro con le parti sociali: i temi trattati

Mario Draghi, confronto con sindacati e Confindustria (Getty Images)
Mario Draghi, confronto con sindacati e Confindustria (Getty Images)

Confindustria si allinea parzialmente su questo punto: ok al blocco dei licenziamenti, ma solo per coloro che dimostrano effettivamente di essere in grave difficoltà, particolare attenzione, quindi, a quei settori costretti a chiudere per via dell’emergenza e i DPCM che ne sono derivati. In parallelo, naturalmente, un sostanziale aumento dei ristori e della cassa Covid. Il punto fermo, comunque, resta la selettività. Centrale anche l’interesse per quel che riguarda il piano di vaccinazione, la salute e la sicurezza. Le parti sociali fanno quadrato attorno a questi temi: serve un’accelerata per avvicinarsi a grandi falcate a quella “nuova normalità” tanto auspicata e ancora lontana.

Ultima, ma non per importanza: la riforma della Pubblica Amministrazione e Fisco, favorire un sistema più snello e semplice. Possibile solo con un Governo che restituisca stabilità ed equilibrio al Paese. Politiche attive, anziché passive, in grado anche di guardare al futuro con particolare consapevolezza: postilla necessaria quella in merito alla formazione, grazie al Piano Industria 4.0, che punti all’innovazione e alla digitalizzazione. Sembrerebbe, dunque, esserci un’intesa su vari punti: Mario Draghi si avvicina, gradualmente, a quella sintesi necessaria – fra intenti e capacità – che consentirà la formazione di un nuovo Esecutivo. Resta da capire in che misura: politico, tecnico o dei migliori. Un mixage che, certamente, non potrà accontentare tutti. D’altronde, il Premier incaricato non può (e non deve) fungere da pacere, bensì da risolutore.

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