Come risolvere tutti i problemi a scuola, i metodi per aumentare le capacità dei bambini

Non solo gli esercizi di matematica a scuola richiedono la soluzione di un problema e per questo le capacità dei bambini .

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Uno pensa ai problemi e immagina subito la matematica oppure la geometria, le formule, le operazioni di calcolo e altro. In realtà nella vita scolastica di ogni studente, anche già della Primaria, c’è un passaggio fondamentale: sapere risolvere i problemi di tutti i tipo, quello che gli inglesi chiamano ‘problem solving’.

C’è chi nasce più portato e ci arriva naturalmente. Ma la maggioranza dei ragazzi invece deve lavorarci sopra, sviluppare la sua personale abilità. E come in tutte le situazioni di questo tipo, anche la capacità del problem solving può essere insegnata e potenziata grazie ad eserciti specifici, ad attività strettamente collegate.
Un’occupazione che ha bisogno di diversi passaggi che partono dalla logica e dal ragionamento. Si comincia dalla comprensione del problema per attivare nel cervello il giusto ragionamento. In un problema matematico, per fare un esempio concreto, è essenziale che lo studente anche più piccolo sia in grado di leggere ma soprattutto di comprendere il quesito. La comprensione prevede di dividere le informazioni essenziali da quelle superflue, trascurabili, saper trovare tutti i dati utili per la soluzione, metterli insieme e quindi dare una risposta alla domanda,

Come possiamo quindi aiutare i bambini a sviluppare questa capacità? Abituandoli ad esercizi per sviluppare la capacità di arrivare al nocciolo della questione senza perdersi. Solo così la loro concentrazione sarà focalizzata sulla soluzione. Sono esercizi che non richiedono necessariamente una base matematica ma piuttosto una logica. Pensate ad esempio alle istruzioni per far funzionare un gioco oppure un attrezzo in cucina o ancora per preparare una ricetta.

Come risolvere tutti i problemi a scuola, alcuni esercizi utili

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Altro esercizio utile è quello di ribaltare la questione. Invece di fare una domanda che richiede la risoluzione di un problema dare già la soluzione e con quella, ragionando al contrario, lasciare al bambino o ragazzo il compito di formulare la domanda giusta. Inizialmente potete fornire tutti gli elementi utili e in una seconda fase, solo alcuni dati, per vedere se con il ragionamento riescono ad arrivare alla domanda corretta.

Un modo per aiutare i bambini ad ottimizzare la rappresentazione dei dati è quello di sapersi organizzare in schemi. Quindi partire da un disegno e poi creare anche una categoria. La prossima volta che dovranno risolvere un problema, se riescono già ad abbinarlo ad una categoria sapranno che possono pescare lì per la soluzione,
Ma risolvere un problema richiede anche spesso un processo di programmazione delle azioni da mettere in pratica, anche con un ordine logico. Per questo è importante che l’insegnante (ma anche i genitori) spieghi bene tutti i passaggi descritti in precedenza. Servirà per fornire agli studenti il giusto metodo sa seguire.

Con il tempo, il percorso per arrivare alla soluzione dovrebbe quindi diventare automatica. Una serie di istruzioni e di input che derivano naturalmente dal cervello e arriva no in maniera autonoma, senza bisogno di sollecitazioni da parte dell’adulto.

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