Cucinare la pasta in modo perfetto: le tre regole base per non sbagliare

Tutti amano la pasta ma tutti sono anche capaci di cucinare questo pasto? Con queste semplici regole che vi illustriamo, cucinare la pasta in modo perfetto sarà un gioco

Facile come preparare un piatto di pasta, una cosa quasi da bambini. Già, ma è così facile cucinare un buon piatto di pasta? In teoria sì, al di là dei condimenti utilizzati. In pratica però c’è tutta una serie di errori anche banali che possiamo commettere e che producono un disastro, anche con la pasta più buona del mondo. Vediamoli insieme.

LE PASTE NON SONO TUTTE UGUALI
Ogni condimento vuole la sua pasta. Può sembrare banale, eppure sono tanti quelli che fanno gli abbinamenti sbagliati. Se infatti con il ragù di carne oppure con la passata di pomodoro possiamo condire praticamente di tutto, non così è per altri condimenti ed è bene sempre ricordarselo senza forzare gli abbinamenti.

Esiste una regola di base che sarebbe sempre bene seguire: la pasta corta chiama i ragù di carne e di pesce, oltre ai condimenti a base di verdure e legumi. Quella lunga invece è più adatta con sughi più liquidi o comunque meno compatti (vedi i bucatini all’amatriciana). Non è sempre così, ma spesso sì ed è bene ricordarlo.

Inoltre per fortuna in Italia abbiamo tantissimi produttori, dalla Grande Distribuzione Organizzata ai piccoli pastifici artigianali. Significa anche una grande ricerca nella materia prima, nelle farine, nella lavorazione con le macchine. Quindi la palla passa a voi: cercate sempre pasta di buona se non ottima qualità, ne gioverà anche il piatto.

Cucinare la pasta in modo perfetto: tempi e ingredienti accessori

TEMPI E MODI DI COTTURA
La cucina è fatta anche di inventiva, ma con la pasta funziona meno. Se sulla confezione è indicato un preciso minutaggio, cercate di rispettarlo. Non spaccate il secondo, ci mancherebbe, ma state vicini ai quei tempi, assaggiando per non farla passare di cottura. Quindi se proprio vi piace la pasta al dente, togliete un paio di minuti. Se invee la amate più cotta, aggiungete al massimo 2 minuti.

Già che ci siamo, quando la pasta è cotta, è cotta. Quindi la dovete scolare subito, non lasciarla nella sua acqua ancora per cinque o dieci minuti perché intanto state facendo altro. Prendete uno scolapasta adatto e, se indicato nella ricetta, ricordatevi che l’acqua di cottura può aiutarvi a mantecare.

SALE, OLIO, ACQUA QUANTO BASTA

Quando salare l’acqua della pasta e quanto sale grosso mettere? Alzi la mano chi va a occhio, pensiamo che siate molti. Va bene, ma ujn regola in realtà ci sarebbe: massimo 8 grammi di sale ogni 100 grammi di pasta. In ogni caso ricordatevi di salare sempre prima di calare la pasta in pentola, mai insieme o ancora peggio dopo aver messo la pasta a cuocere. Quando salare? Sono valide entrambe le tesi: o quando l’acqua è ancora fredda (ma ci metterà un po’ di più a bollire), oppure quando ha cominciato il suo bollore.
Io aggiungo anche un goccio d’olio nell’acqua per non fare attaccare la pasta. Bene, ma non serve a nulla. Se non vi distraete, dando subito una girata alla pasta e controllandola nei primi minuti della cottura, non c’è il rischio che si attacchi.


Già, ma quanta acqua dobbiamo mettere? Anche in questo caso esiste una buona norma: 1 litro di acqua ogni 100 grammi di pasta. Meglio abbondare, comunque, perché altrimenti il rischio di fare un danno è reale.

 

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