Marilyn Manson ha abusato per anni di lei, fin dall’inizio della loro relazione: lo ha rivelato l’attrice Evan Rachel Wood scatenando un’ondata di indignazione.

Quando si sono conosciuti, lui l’avrebbe “adescata” e avrebbe cominciato a plagiare lentamente la sua psiche fino ad esercitare un controllo totale su di lei: è questa la storia raccontata recentemente dall’attrice divenuta famosa con Westworld, Evan Rachel Wood.
Che tra i due non ci fosse una relazione di tipo tradizionale era abbastanza facile da immaginare: quando hanno cominciato a frequentarsi, il Reverendo aveva esattamente il doppio degli anni della sua nuova compagna: lui 38, appena uscito dal divorzio dalla moglie Dita Von Teese, lei 19.
Una storia di molestie: le accuse della ex contro Marilyn Manson

Aveva già raccontato tempo fa di essere stata vittima di violenze sessuali, ma aveva sempre deciso di tacere sul nome del suo aggressore.
Oggi, a distanza di molti anni dall’inizio della relazione che le ha cambiato la vita, l’attrice Evan Rachel Wood ha deciso di uscire allo scoperto e di fare il nome e il cognome dell’uomo che le ha usato violenza. “Il nome dell’uomo che ha abusato di me è Brian Warner, più noto a tutti come Marilyn Manson. Ha iniziato ad adescarmi quando ero un’adolescente e ha orribilmente abusato di me per anni”.
Dal messaggio che la Wood ha scritto su Instagram si evince chiaramente che la sua dipendenza psicologica dall’ex compagno è stata molto profonda per diversi anni e che, anche a distanza di tempo dalla fine della loro relazione, l’ombra di Manson era ancora molto forte sulla sua psiche.
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Oggi la donna afferma di sentirsi finalmente libera dell’influenza di Manson, del quale ha detto: “Mi ha fatto il lavaggio del cervello, mi ha manipolata per sottomettermi. Non voglio più vivere con la paura dei ricatti o di una rappresaglia”.
Oggi la Wood ha deciso di denunciare non soltanto Manson, ma anche tutti coloro che, perfettamente consapevoli delle abitudini e dell’attitudine abusante dell’artista, gli hanno sempre permesso di continuare a lavorare e di comportarsi liberamente come voleva.
La Woods non è la sola a testimoniare pubblicamente contro Manson: ha collezionato anche le parole delle sue ex collaboratrici e fidanzate che avrebbero subito violenze psicologiche e fisiche nel corso degli anni.
Dai legali di Manson, così come dai suoi canali social ufficiali, non sono ancora arrivate smentite o commenti sulla vicenda, cosa che lascia pensare che si stia pensando a una strategia difensiva elaborata.
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Quella della Wood è sicuramente una delle moltissime storie di donne vittima di violenza psicologica da parte di personalità maligne e dominanti come quella del narcisista. L’abuso narcisistico, in particolare, sembra presentare tutte le caratteristiche delle molestie subite negli anni dalla giovanissima Rachel.