Arriva la Zona Rosso Scuro: le nuove norme dell’UE per il controllo dei contagi

L’obiettivo dell’Unione Europea è non chiudere le frontiere interne ed esterne: per questo l’istituzione della zona Rosso Scuro sembra una soluzione strettamente necessaria.

Coronavirus
(Autore: Olga Luce)

Il Presidente della Commissione dell’Unione Europea Ursula von der Leyen ha sostenuto fortemente la necessità di trattare l’Europa come una zona epidemiologica unica, al fine di mettere in campo tutte le misure politiche, sanitarie e amministrative necessarie a proteggere efficacemente la salute dei cittadini europei.

Inoltre, al fine di impedire un ulteriore collasso del sistema economico europeo, la Presidente ha insistito sulla necessità di mantenere aperte le frontiere dell’Unione, sia quelle interne tra i vari paesi membri sia quelle esterne, verso e da gli altri Paesi.

L’istituzione di una nuova zona di rischio sembra essere lo strumento utile a realizzare entrambi gli obiettivi con un impatto minimo sulla vita della maggioranza dei cittadini europei.

Come funziona la Zona Rosso Scuro?

zona rosso scuro
(Getty Images)

Saranno assegnati alla zona rosso scuro tutti i territori dell’Unione Europea all’interno dei quali i contagi saranno particolarmente alti e le condizioni sanitarie particolarmente difficili, ancora più difficili di quelle registrate all’interno della zona rossa istituita mesi fa.

Sarà possibile entrare e uscire anche dalle zone rosso scuro, tuttavia prima di partire e una volta essere arrivati a destinazione, i viaggiatori europei provenienti da queste zone dovranno sottoporsi a controlli molto rigorosi. Dovranno sicuramente sottoporsi a test prima di partire e rispettare 2 settimane di isolamento una volta giunti a destinazione.

Si è vociferato anche della possibilità di introdurre i passaporti sanitari per viaggiare all’interno dell’Unione, ma pare che questa ipotesi sia stata scoraggiata dal governo europeo, al fine di proteggere il diritti e i dati personali dei cittadini.

È stata vagliata anche la possibilità di richiedere ai viaggiatori un certificato di vaccino, ma anche in questo caso l’Unione è estremamente prudente per evitare diffusioni improprie di informazioni riservate.

Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie ha diffuso nelle ultime ore anche un report in cui si afferma chiaramente che in Europa potrebbero arrivare a breve nuove varianti del virus. A questo scopo risulta assolutamente necessario evitare i viaggi non essenziali e ridurre al minimo possibile gli spostamenti nazionali e internazionali.

 

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