Maxi inchiesta a Catanzaro: indagato anche Cesa, gli sviluppi

Avviata una maxi inchiesta per scardinare i rapporti fra ‘Ndrangheta e politica sul territorio calabrese. L’operazione “Basso Profilo” ha visto scattare provvedimenti per 13 persone. Più altre 35 ai domiciliari. Anche Cesa, Segretario Nazionale dell’Udc fra gli indagati.

Maxi inchiesta, Cesa coinvolto a Catanzaro (Getty Images)
Maxi inchiesta, Cesa coinvolto a Catanzaro (Getty Images)

La Procura Distrettuale di Catanzaro fa partire un’inchiesta denominata “Basso Profilo” che setaccia i rami della ‘Ndrangheta sul territorio. Le prime rilevazioni delle indagini, che vedono impegnate oltre 200 donne e uomini della Direzione Investigativa Antimafia e 170 unità fra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero, attestano anche il coinvolgimento del Segretario dell’Udc Lorenzo Cesa.

Lo rende noto Repubblica. L’abitazione di Cesa è stata perquisita a Roma questa mattina, il noto politico si difende: “Sono totalmente estraneo ai fatti”, ma nel frattempo rassegna le proprie dimissioni dalla carica attualmente ricoperta.

Maxi inchiesta “Basso Profilo”: tra gli indagati anche Cesa dell’Udc

Maxi inchiesta, indagato anche Cesa dell'Udc (Getty Images)
Maxi inchiesta, indagato anche Cesa dell’Udc (Getty Images)

“Ho ricevuto un avviso di garanzia sui fatti risalenti al 2017. Lascerò agire i miei legali”, precisa Cesa che intanto riceve il sostegno della propria forza politica: arrivano i messaggi di Antonio De Poli, Antonio Saccone e Paola Binetti. “Piena e totale solidarietà al nostro Segretario Nazionale, Lorenzo Cesa. Siamo certi che potrà dimostrare la propria totale estraneità alla vicenda. Confidiamo nell’operato della Magistratura, con la speranza che si possa fare chiarezza quanto prima”.

Intanto 13 persone sono state arrestate e portate in carcere, 35 invece sono ai domiciliari. Sempre nell’ambito della stessa operazione. Scattano le manette anche per l’Assessore al Bilancio della Regione Reggio Calabria, Franco Talarico, emessa anche un’interdittiva a carico del notaio Rocco Guglielmo. 58enne, personalità molto nota in Calabria e non solo. Le accuse sono di concussione e favoreggiamento alle ‘ndrine più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come “Bonaventura” “Aracri”, “Arena” e “Grande Aracri”. Movimenti illeciti di denaro per circa 300 milioni di euro. Avviato anche, quindi, il sequestro di beni aziendali, immobili, autoveicoli, conto correnti bancari e postali.

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