Lockdown in Italia, nel 2020 è stato boom di separazioni: la maggioranza è dovuta ad una causa che ha costretto a cambiare abitudini
Sono gli effetti collaterali della pandemia in Italia, quelli che non passano per gli ospedali ma per le aule dei tribunali. Perché nel 2020 è stato boom massiccio di separazioni, con un aumento pari all’anno precedente.
Dati che arrivano direttamente dal l’Associazione nazionale divorzisti: il 40% è dovuto ad infedeltà coniugale, sia reale che virtuale, il 30% a violenza familiare e il 30% ad altre cause. Come ha spiegato l’avvocato Matteo Santini, presidente dell’Associazione, la convivenza forzata in casa provocata dal lockdown ha acuito situazioni già delicate in famiglia e ne ha provocate di nuove.
Molte coppie che lavorano, soprattutto quelle senza figli, erano abituate a stare insieme la sera, prima di colazione e nei weekend, magari anche solo la domenica. Così invece, hanno dovuto condividere tempi e spazi per tutto il giorno ed è stata una strage emotiva. Ancora di più in quelle coppie che hanno dovuto gestire la convivenza forzata con i figli in Dad, hanno avuto problemi sul lavoro o peggio lo hanno perso.
Italia, aumentano divorzi e violenze con il lockdown: tutti i dati
Secondo gli avvocati divorzisti, la maggioranza dei casi legati di separazione è legata alle infedeltà per un motivo che può apparire anche banale ma certamente reale. Con i divieti di circolazione e spostamento dovuti al lockdown e alle zone rosse, per i ‘traditori’ è stato più difficile nascondere la loro doppia vita.
Boom di divorzi anche in Italia, quindi. Nel 2020 è stato registrato il 30% in più di richieste di separazioni (la metà delle giudiziali, non consensuali). Ma il dato più allarmante è l’aumento del 20% per i femminicidi e un aumento del 70% di violenze all’interno della famiglia.
Altro dato interessante è la differenza netta tra le regioni del Nord e del Sud Italia che conferma però un trend degli ultimi anni. Le separazioni nelle regioni settentrionali infatti sonio praticamente il doppio rispetto a quelle meridionali. In pratica 450 separazioni ogni mille coppie al Nord a fronte di 200 al Sud.
Ma per effetto del lockdown, nei mesi scorsi i tribunali hanno potuto lavorare a scartamento ridotto, in alcune settimane per nulla. In base ai dati dell’Associazione ci sarebbero almeno 10mila coppie in attesa di un giudizio provvisorio e quindi costrette a convivere sotto lo stesso tetto anche se di fatto separate.