Scuola, la Ministra Azzolina si schiera: “Gli studenti hanno ragione. E’ più facile chiudere la scuola”

La Ministra dell’Istruzione Azzolina ha preso una posizione ferma sulla vicenda e si appresta a chiedere tutto quello che spetta alla scuola.

Lucia Azzolina sulla riapertura delle scuole (Instagram)
Lucia Azzolina sulla riapertura delle scuole (Instagram)

Ci sono ore di tensione al Governo vista la possibile crisi a cui stiamo andando in contro che si aggiungerebbe alla crisi economica ed a quella sanitaria che già stiamo vivendo da più di un anno ormai.

Mentre da un lato ci sono ministri che si scontrano fra di loro per questioni politiche e la minaccia di crisi di Governo si fa sempre più vicina, dall’altro ci sono studenti che sono scesi nelle piazze d’Italia per chiedere di poter ritornare a scuola. Una situazione di tensione molto importante per le sorti del paese.

La Ministra dell’Istruzione ha deciso quindi di dire la sua mettendo da parte la crisi di Governo e concentrandosi sulle dinamiche che hanno spinto dei ragazzi a scendere in piazza per chiedere di tornare in aula.

La Azzolina dà ragione agli studenti e tuona: “E’ più facile chiudere la scuola”

Azzolina, l'anno scolastico non è a rischio per la ministra
Azzolina from (Getty Images)

Durante la trasmissione Uno Mattina, la titolare del Ministero dell’Istruzione ha dichiarato: “Non credo si possa pensare di avviare un recupero d’estate, bisogna recuperare oggi. E’ più facile chiudere la scuola perché la scuola non ha bisogno di ristori. Sarò io oggi a chiedere i ristori formativi”.

Parole importanti e che dimostrano una chiara posizione del Ministro dell’Istruzione che poi aggiunge: “Ci sono i bambini della scuola primaria che sono andati a scuola meno, ma so bene che vengono da 3 mesi di didattica a distanza dell’anno precedente. Chiederò ristori formativi per fare apprendimenti potenziati anche nel pomeriggio, per fare educazione all’affettività e incrementare l’aiuto psicologico. Ora bisogna intervenire non di certo in estate“.

Nelle intenzioni della titolare del Ministero dell’Istruzione c’è quindi la possibilità di “ristori formativi” non solo per la scuola superiore, ma anche per la scuola primaria. Due fasce d’età completamente diverse ma che hanno pari esigenze.

Secondo la Ministra Azzolina “il 7 gennaio sono tornati a scuola 5 milioni di ragazzi che però purtroppo vengono da mesi di dad” e proprio per questo motivo, secondo lei, bisognerebbe recuperare adesso. Non solo, la Azzolina ha anche aggiunto: “Chiederò ristori formativi e per dare un supporto psicologico. Le risse tra i giovani sono diventate più frequenti in questo periodo“.

La titolare del Ministero dell’Istruzione ha quindi mostrato piena consapevolezza nei confronti delle dinamiche dei ragazzi. Il tutto senza mancare di mettere i puntini sulle “i” anche per le regioni, il tutto poi riportato dall’ansa.

Decideranno le Regioni quando riaprire – sottolinea la Azzolina – io come Governo ho messo in essere tutto quello che era necessario per far ripartire la scuola. Sono stati fatti lavori su mezzi pubblici, igienizzanti, mascherine. Sono state fatte azioni concrete e reali. Quando i governatori delle regioni decideranno che i ragazzi possono tornare a scuola potranno farlo, è tutto pronto“.

La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha poi anche parlato in cifre per meglio spiegare cosa dovrebbe prevedere l’iniziativa del Governo. “Sulla scuola – dichiara – abbiamo messo 7 miliardi”.

Per poi aggiungere: “Nel Recovery sulla scuola ci sono oltre 27 miliardi considerando tutti i fondi europei, con questa cifra si può mettere a punto un piano a 360 gradi. Utile per risollevare l’istruzione che è stata negli anni maltrattata, ‘messa in uno sgabuzzino’ e che va finalmente risollevata”.

Un piano d’azione che mette in circolo 27 miliardi di euro e che, secondo la Ministra dell’istruzione, dovrebbe risollevare dalle ceneri un sistema martoriato quale quello della scuola e della formazione.

Ministra Azzolina
Ministra Azzolina from Instagram official profile

“I ragazzi hanno ragione: abbiamo acceso i pc ma spento gli animi. Tutti dobbiamo ricordare che l’Italia deve pensare alle giovani generazioni, non essere un Paese che si occupa solo delle generazioni più anziane” parole importanti da parte della Ministra dell’Istruzione.

 

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