Bonaccini su misure anti-Covid: “Lenta ripresa, non abbassare la guardia”

Stefano Bonaccini, Presidente dell’Emilia Romagna, è intervenuto ai microfoni di Mattino 5 per parlare della situazione contagi da COVID-19 nella propria regione e in tutta Italia.

Bonaccini, la situazione in Emilia Romagna (Pixabay)
Bonaccini, la situazione in Emilia Romagna (Pixabay)

L’Italia si prepara a nuovi provvedimenti dopo le festività natalizie. Possibili nuove strette fino al 15 gennaio. Il Paese tornerà presto alla tradizionale collocazione semaforica, attraverso la divisione per zone, al fine di combattere la diffusione dei contagi nel corso di quella che sarà – a tutti gli effetti – la terza ondata della pandemia da COVID-19. Dovrebbero, quindi, restare i canonici tre colori: zona gialla, zona arancione e zona rossa a seconda dei rischi epidemiologici in ciascun territorio. Sullo sfondo una campagna vaccinale cominciata che procede bene, ma in alcuni casi – in primis Lombardia e Calabria – leggermente a rilento.

Bonaccini, come gestire i contagi: “Non abbassare la guardia”

Covid-19 un gruppo sanguigno meno a rischio
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Bonaccini appare fiducioso, il Presidente dell’Emilia Romagna si dice sereno per il proseguo della gestione della pandemia. Il dialogo con il Governo – non senza frizioni – prosegue ma l’auspicio è tornare presto alla normalità tenendo quella graduale consapevolezza che un po’ alla volta è possibile uscirne. Il governatore, poi, ha le idee chiare anche sulla situazione contagi non soltanto nella propria regione: “Serve che i comportamenti continuino ad essere più adeguati possibile, per combattere l’emergenza economica e sociale dobbiamo prima arginare quella sanitaria, ha detto a Mattino 5 dove è intervenuto.

Bonaccini, infine, ha parlato dell’Emilia Romagna: “Nei prossimi giorni diverse regioni torneranno arancioni, credo anche la nostra, di poco”. Fiducia, pazienza e rigore. Tre aspetti fondamentali che il Presidente di Regione non tralascia mai per far sì che le voci di ciascuno possano trovare il giusto raccordo in una voce di riferimento. Il quadro, attualmente, pare essere ben definito. Almeno per quel riguarda i prossimi passi da fare, il resto spetterà all’assennatezza degli italiani (già dimostrata nel passato recente) e alle risoluzioni di Governo cercando di appianare le tensioni emerse nelle ultime settimane: bisogna remare tutti dalla stessa parte. L’ha detto Mattarella, lo ribadisce – a modo proprio – anche il governatore emiliano-romagnolo.

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