Covid Italia, verso la proroga dello stato di emergenza? Due le ipotesi

Emergenza Covid in Italia: si va verso la proroga dello stato d’emergenza? Sembrerebbe proprio di sì. Due le ipotesi sulle quali il governo starebbe ragionando. Tutti i dettagli

palazzo chigi
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Emergenza Covid in Italia. L’andamento della curva epidemiologica non convince gli esperti. E’ ancora alta la soglia giornaliera dei nuovi positivi, così come sono ancora tanti i decessi quotidiani. La situazione resta complicata e non consente ancora di abbassare la guardia. La campagna vaccinale è iniziata, sì, ma non con i ritmi auspicati. Si registrano ritardi complessivi e il commissario Domenico Arcuri, invita le Regioni ad imprimere un’accelerazione.

Al momento l’Italia può contare solo sulle dosi del vaccino prodotto da Pfizer, che è una delle sei case farmaceutiche con le quali l’Unione Europea ha stretto accordi per le forniture. S’attende il via libera per gli altri produttori. Intanto proprio ieri l’antidoto contro il Coronavirus prodotto da Moderna ha ottenuto l’ok dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA). Oggi, invece, dovrebbe arrivare il via libera anche dall’Agenzia italiana del farmaco, che si riunirà per esaminare il dossier del farmaco.

Insomma è corsa mondiale al vaccino. Tutte le nazioni cercano di resistere al virus, incrementando ritmo e numero delle somministrazioni. Intanto le restrizioni alle libertà personali s’inaspriscono, sempre di più. E lo stesso vale per l’Italia. Stando alle indiscrezioni dell’ultim’ora il governo starebbe valutando di prorogare lo stato d’emergenza. Sul tavolo ci sarebbero due possibili ipotesi. Ecco quali, tutti i dettagli.

Proroga stato d’emergenza: si va verso luglio 2021?

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L’esecutivo Conte vorrebbe prolungare, ancora una volta, lo stato d’emergenza. Sul tavolo ci sarebbero due ipotesi: la prima, con estensione dei divieti fino a fine marzo e la seconda, invece, con proroga fino al 31 luglio 2021. In entrambi i casi, gli italiani sarebbero chiamati a fare ancora molti sacrifici, con conseguenze non poco gravose per l’economia del paese, ridotta ai minimi storici secondo le previsioni più accreditate.

Per metà mese è atteso un decreto legge (o un dpcm) per reiterare in tutta Italia il sistema a zona rossa, arancione e gialla. Inoltre, potrebbe esordire anche quella bianca, che consisterebbe in una sorta di “zona franca” con restrizioni più morbide. Oggi, intanto, terminano le regole anti-contagio stabilite dal Decreto Natale. E’ entrato in vigore il decreto legge 5 gennaio 2021 n. 1, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.

In sostanza, nel periodo fino al 15 gennaio, data di scadenza del Dpcm approvato lo scorso 3 dicembre, varranno le stesse regole per tutta Italia, con delle differenza giorno per giorno (zona gialla rafforzata il 7 e l’8 gennaio, zona rossa nel week end 9-10 gennaio). Da lunedì 11, invece, si ripartirà con le zone di colore, rossa, gialla e arancione a seconda delle diverse situazioni epidemiologiche territoriali. L’applicazione delle zone, d’ora in avanti, terrà conto del nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha introdotto una modifica all’indice Rt. Tre regioni sono “sorvegliate speciali”; si tratta si Veneto, Liguria e Campania. Non più tardi del 9 gennaio dovrebbe arrivare anche l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.

Il clima nella maggioranza di governo è incandescente. Le ministre “renziane” Bellanova e Bonetti minacciano di rassegnare le dimissioni da un momento all’altro. Il “pomo della discordia” è il Recovery Fund. Sul premier Giuseppe Conte incombe la minaccia della sfiducia, da parte di Italia Viva. Renzi non le manda a dire e afferma: “Se non c’è spazio per le nostre idee tenetevi pure le poltrone” . I numeri in maggioranza sono risicati; la situazione è delicata e, tra le altre cose, c’è anche l’emergenza sanitaria da fronteggiare. La campagna vaccinale è appena iniziata e bisogna evitare una terza ondata. Per tutti questi motivi il presidente del consiglio, nella conferenza stampa di fine anno a Villa Madama, si è detto pronto a prorogare lo stato d’emergenza.

Giuseppe Conte potrebbe decidere di prolungarlo fino al 31 luglio 2021, dopo la proroga del 31 ottobre fino al 31 gennaio. Si tratterebbe, quindi, di altri 6 mesi, un periodo lunghissimo per un’Italia in ginocchio. Ma, sul tavolo, ci sarebbe anche l’ipotesi di proroga fino al 31 marzo, decisamente più facile da digerire per gli italiani. Questa seconda strada – come riporta Il Messaggero –Sarebbe frutto di un atteggiamento più prudente da parte del governo. L’esecutivo in pratica, consapevole della sua debolezza attuale, si limiterebbe a scegliere una soglia minima, quella del 31 marzo, che avrebbe anche avuto il “merito” di essere già investita di alcune evidenze emergenziali”.

Comunque l’esecutivo Conte sembra essere orientato per la proroga dello stato d’emergenza fino a fine luglio. Vale la pena sottolineare che il Codice della Protezione Civile che lo regola è prorogabile fino ad un massimo di 12 mesi e, poi, per altri 12.

giuseppe conte
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Tuttavia questo non vuol dire che, in Italia, lo stato d’emergenza possa durare due anni. Questo perché la seconda proroga va conteggiata rispetto alla prima, che si è avuta il 31 luglio 2020. Le prossime ore potrebbero essere decisive per capire l’orientamento del governo che, fino ad oggi, ha sempre optato per il massimo rigore.

 

 

 

 

 

 

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