Chi è l’uomo vestito da vichingo che sta guidando la rivolta a Washington?

Cosa è successo ieri a Washington e chi è quell’uomo che vestito da vichingo e che si fa chiamare lo sciamano che ha guidato la rivolta?

USA
USA protesta pro Trump (https://www.facebook.com/cnn/photos/pcb.10161619817236509/10161619791026509/)

Quanto accaduto ieri a Washington è una pagina nera della storia degli Stati Uniti d’America, un attacco condannato su tutti i fronti e da tutte le personalità istituzionali americane e del resto del mondo.

La notizia più recente è che Joe Biden è stato appena certificato vincitore delle elezioni americane, ma sarebbe dovuto succedere ieri. La certificazione ufficiale infatti sarebbe dovuta avvenire addirittura durante la giornata di ieri, invece è avvenuta alle 4 di notte (ore americane).

Tutta la giornata di ieri è infatti stata caratterizzata da rivolte che chiunque ha avuto modo di vedere sul web e che a tratti spaventano non poco, soprattutto per il modo in cui persone armate hanno potuto penetrare sedi istituzionali in modo così importante.

Un particolare non è però sfuggito a nessuno, tutti hanno notato quest’uomo vestito da vichingo che compariva in ogni diretta web. Si tratterebbe di un uomo di origini italo-americane. Chi è questo “sciamano” pro Trump?

Chi lo “sciamano” pro Trump vestito da vichingo che guida la rivolta al Campidoglio (Washington)?

Jake Angeli
Jake Angeli from Instagram

Si tratta proprio di Jake Angeli, uomo poco più che trentenne, residente nella città di Phoenix, ed assoluto personaggio molto noto negli ambienti dell’ultradestra complottista americana pro Trump.

Non è nuovo alle forze dell’ordine, è infatti stato in prima linea in Arizona nelle manifestazioni contro “l’elezione rubata”. Molte volte non ha mancato di manifestare il proprio disappunto e convinzione che il mondo sia guidato da una rete di pedofili i quali odiano Donald Trump.

Jake Angeli ha un seguito senza eguali da complottista secondo quanto si nota sui social e non manca mai di manifestare la propria fede alla setta complottista dei QAnon. Proprio per le sue doti comunicative e per il fatto di mostrarsi sempre convinto di queste sue idee e vestito in questo modo si è guadagnato il soprannome di “QAnon Shaman”.

Il complottista Jake Angeli è diventato famoso per essere stato il primo ieri a penetrare alla guida di un gruppetto di suoi fedeli complottisti all’interno dell’aula del Congresso prendendo il posto destinato al vice presidente americano Mike Pence.

Proteste, rivolte e l’appello di Biden: il mondo guarda senza parole ciò che accade negli Stati Uniti

Joe Biden presidente
Joe Biden (Instagram)

Proteste e rivolte che hanno interessato tutte le aree e che purtroppo hanno portato alla morte di almeno 4 persone, fra cui una prima vittima ieri notte (orario italiano). Una donna giovanissima penetrata assieme ai complottisti pro Trump.

La donna è la veterana dell’Aeronautica Ashli Babbitt che condivide molto con Jake Angeli. Su Twitter si faceva chiamare CommoashSense ed anche lei, come Angeli, secondo quanto ha riferito il marito, era una sostenitrice di QAnon.

Nelle strade di Washington non si sono però riversati solo i QAnon ma sono stati fotografati anche i “Proud Boys e i Boogaloo“. Questi ultimi due rappresentano gruppi dell’ultradestra ben noti negli Usa.

Non solo, si parla anche di esponenti dei vecchi “Tea Party” come Kylie Jane Kremer, già conosciuto alla cronaca, e leader di gruppi anti-mascherine e negazionisti del Covid che si sono riversati in protesta per le strade fino a penetrare nel Campidoglio.

Il raggruppamento di gruppi estremisti dell’ultradestra così diversi fra loro ma accomunati da un forte istinto di rivolta ha portato ad una drammatica protesta che ha incollato tutto il mondo davanti a siti e televisioni.

Proprio il Presidente entrante Joe Biden appena ieri aveva fatto un appello al Presidente uscente Donald Trump affinché abbassasse i toni della rivolta che sembrava una vera e propria insurrezione secondo molti.

La vittoria è però stata certificata e Joe Biden è il Presidente che verrà insediato fra appena 14 giorni, Trump chiude la propria politica fra proteste, rivolte ed assolutamente una pessima immagine di sé nel panorama politico internazionale.

 

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Da un punto di vista di scenario internazionale, si tratta di una delle pagine più nere della storia della più grande democrazia mondiale.

 

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