Covid, contagi in condomino. Ecco tutte le regole per gestirli al meglio

Come comportarsi in caso di contagi in un condominio? C’è un insieme di regole da rispettare per una gestione ottimale. Di seguito tutti i dettagli

Condominio
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Emergenza sanitaria Covid-19; siamo a quasi un anno dall’inizio della pandemia. I numeri preoccupano ancora ma passi avanti significativi sono stati fatti. Intanto c’è il vaccino contro il Covid e non è poco. Anzi, a dirla tutta, ce ne sono diversi, ma i produttori viaggiano a velocità differenti, un po’ per la loro organizzazione e un po’ per i vincoli imposti dalla burocrazia. Al momento è in distribuzione soltanto il vaccino Pfizer-BioNTech che, però, non riesce a coprire tutto il fabbisogno. Gli altri fornitori attendono ancora le dovute autorizzazioni, in primis quella dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

In Italia le prime somministrazioni sono già partite ma, i ritmi della campagna vaccinale, sembrano essere piuttosto lenti. Ad oggi, infatti, sono poco più di 15mila le persone vaccinate. Comunque, entro settembre 2021, il commissario all’emergenza sanitaria Domenico Arcuri punta a coinvolgere “almeno l’80% degli italiani”. L’obiettivo è quello di raggiungere l’immunità di gregge necessaria a sconfiggere definitivamente il virus.

Insomma, le buone intenzioni non mancano ma la strada da percorrere è tutta in salita. La politica cerca di dare il buon esempio, con qualche esponente che si vaccina in favore di telecamera, come nel caso di Vincenzo De Luca, governatore della Campania. Tuttavia c’è una fetta consistente di italiani che non sono ancora pronti a farsi iniettare l’antidoto. C’è quindi da lavorare molto sulla campagna di sensibilizzazione.

In attesa che la distribuzione dei vaccini entri a pieno regime e che il numero dei cittadini disposti a farsi iniettare l’antidoto contro il Covid aumenti, l’unica arma efficace resta la prevenzione. Bisogna evitare che il virus si diffonda ulteriormente. Tuttavia, nonostante si osservino tutte le precauzioni, può capitare di contrarre l’infezione e gestirla può diventare più o meno semplice a seconda anche del contesto abitativo. Vediamo insieme come affrontare i contagi in un condominio.

Covid, contagi in condominio. Tutte le regole da seguire

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Come gestire al meglio i contagi da Covid in un condominio? Ci sono delle indicazioni precise che arrivano dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e dalla Commissione Europea. Si tratta di un insieme di regole per le quali amministratori di condominii e residenti sono chiamati ad un’attenta osservanza. Le precauzioni da rispettare spaziano dallo smaltimento dei rifiuti all’uso delle mascherine. Partiamo dal primo punto. Per lo smaltimento dei rifiuti, qualora ci siano positivi al Covid residenti nello stabile, l’amministratore è tenuto a considerare le regole sulla raccolta differenziata vigenti nel Comune di riferimento e, di conseguenza, ad assumersi l’onere di ricevere e custodire i contenitori e informare i condomini sulle relative regole d’utilizzo.

Giacché si tratta di rifiuti speciali, potenzialmente contaminati dal virus, l’amministrazione dovrà mettere in campo procedure per rendere meno complessa la raccolta. Potrà, ad esempio, comunicare ai condomini i giorni della settimana e le modalità della raccolta rifiuti (con apposito avviso) e posizionare i cassonetti in una parte comune. Decidere dove collocare i bidoni spetta all’assemblea condominiale ma, in caso di mancata delibera, l’amministratore può decidere direttamente il posizionamento. I contenitori devono essere igienizzati periodicamente, proprio come raccomandato dalla normativa vigente.

Come si diceva poc’anzi, i rifiuti prodotti da persone positive al Covid devono essere considerati al pari di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo. Pertanto, vanno prese precauzioni particolari. Per prima cosa, questi rifiuti devono essere raccolti in idonei imballaggi e trattati al pari dei rifiuti speciali. Sono da sterilizzare e incenerire e la loro raccolta spetta alle autorità sanitarie competenti incaricate. Sia chiaro: la spazzatura prodotta da chi è affetto da coronavirus non può e non deve entrare in contatto con quella degli altri condomini. Questo perché bisogna ridurre al minimo il potenziale rischio di contaminazione, anche per gli operatori ecologici.

Qualora in un stesso condominio dovesse esserci una famiglia positiva al Covid, le regole da seguire sono esattamente quelle indicate dall’Iss. Ecco tutte le raccomandazioni.

  • Interruzione delle raccolta differenziata – Per le abitazioni con soggetti positivi o in quarantena. Ne scatterà una speciale, organizzata secondo i criteri sopraindicati.
  • Utilizzo di sacchi monouso e ben sigillati – Bisogna evitare che si danneggino quindi, se necessario, è opportuno utilizzare due sacchetti e prestare attenzione agli oggetti taglienti che potrebbero forare l’involucro.
  • Smaltimento di mascherine e guanti – Da raccogliere nell’indifferenziata ma usando l’accortezza di inserire questi rifiuti in un apposito sacchetto sigillato, in modo da evitare ogni rischio di contatto con chi poi si occuperà della raccolta.
Mascherine
(Pexels)

E’ compito dell’amministratore verificare che i casi di positività tra i residenti dello stabile siano stati segnalati all’Asl competente per territorio. Queste, in sintesi, sono tutte le regole da seguire per una convivenza pacifica ai tempi del Covid.

 

 

 

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