Brexit, cosa cambia per gli italiani dal 1° gennaio 2021: vita più difficile sia per gli studenti che per i lavoratori
Ora che la Brexit è una realtà, cambierà la vita dei cittadini britannici ma anche di quelli italiani che vivono e studiano in Gran Bretagna oppure avevamno in programma di farlo. L’accordo entrerà in vigore il 1° gennaio, e al di là degli aspetti commerciali, che pure sono profondi, ci saranno cambiamenti importanti nella vita di molti.
Da quella data infatti in Gran Bretagna scatterà il nuovo sistema di immigrazione. Tutti quelli che entreranno nel Paese per lavoro dovranno avere un visto e l’unica via è quella di essere in possesso di due requisiti essenziali. Un’offerta per l’impiego già ricevuta e un salario previsto minimo di 25.600 sterline (più o meno 28mila euro).
Praticamente impossibile quindi entrare per chi vuole vivere ‘alla pari’ oppure con lavori saltuari come camerieri, lavapiatti o commessi. Esistono però delle eccezioni. Ad esempio i professionisti del settore sanitario, anche se con salario inferiore alla quota fissata, saranno ben accolti.
I visti per lavoro saranno suddivisi in base ai lavori qualificati. Oltre alle professioni sanitarie e assistenziali, molto ricercata anche la tecnologia. Styrada aperta a fondatori di Start up oppure ai global talent, talenti che hanno grandi doti nei campi delle scienze, della tecnologia digitale, dell’ingegneria, dell’architettura e delle arti.
In prima fila anche ricercatori e scienziati nel campo di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Ma ci deve essere un’offerta di lavoro da uno partner riconosciuto dall’Home Office e la conoscenza della lingua inglese almeno a livello B1.
Brexit, cosa cambia per gli stidenti: sparisce l’Erasmus, criteri più rigidi per entrare
Altro passaggio fondamentale fdella Brexit è la sparizione del programma Erasmus che ha portantol negli ultimi 30 anni almeno 9 miolioni di studenti stranieri a studiare lì. Al momento sono almeno 150mila quelli iscritti alle università e ai licei britannici e per loro si annuncia vita difficile a meno che non provengano da famiglie abbienti.
Come chiarisce il sito del governo britannico, per continuare a studiare nel Regno Unito con un visto per studenti servono determinati requisiti. Il richiedente dovrà dimostrare di saper parlare, leggere, scrivere e capire la lingua inglese e avere una disponibilità economica che permettere di mantenersi e pagare gli studi. Inoltre avere un posdto in un cordso promosso da uno sponsor per studenti riconosciuto dall’Home Office. Ci sarà poi un visto a parte per i ‘Child Student’, gli studenti minorenni di età tra i 4 e i 17 anni, che desiderano studiare in una scuola indipendente.
#Brexit. Non ho più età per credere che un compromesso sia un disastro, ma neanche una vittoria di tutti. E bastano certe immagini a farmi dubitare su come ne esce l’Europa. https://t.co/ErkLODnDpL
— Rudi Ghedini (@RudiGhedini) December 25, 2020