Allerta grave per il succo di un noto marchio: cosa si rischia

Richiamo alimentare per il succo di un noto marchio. Tutte le informazioni per riconoscerlo.

Allerta alimentare
Allerta alimentare (Adobestock photo)

Quando si parla di allerte alimentari non si è mai tranquilli. Ci sono infatti diverse cause che possono rendere un prodotto non adatto al consumo. Si va dalle contaminazioni, alla presenza di allergeni non dichiarati in etichetta e ad errori svolti nella fase di confezionamento che possono portare a conseguenze anche serie.

Quest’ultimo caso è quello che riguarda il recentissimo richiamo di un succo di un noto marchio nel quale potrebbero essere presenti dei frammenti di vetro.

Richiamato succo di mirtillo del marchio carrefour

succo carreforu
fonte: sito carrefour

L’allerta arriva sia dal sito del Ministero della Salute che dal sito del Carrefour dove è stato segnalato il richiamo per delle confezioni da sei di succo di mirtillo del gruppo Carrefour. A seguire le informazioni più importanti.

  • Nome del prodotto: Mirtillo nettare
  • Marchio del prodotto: Carrefour
  • Ragione sociale OSA: Carrefour
  • Numero di lotto: E133
  • Marchio di identificazione: A
  • Data di scadenza: 12/01/22
  • Nome del produttore: La Doria SPA
  • Sede dello stabilimento: Via Nazionale 320, Angri
  • Confezione: 125 ml x 6
  • Motivo del richiamo: Possibile presenza di frammento di vetro

I consumatori che hanno acquistato il prodotto con il numero di lotto sopra indicato sono pregati di non consumarlo per nessun motivo e di riportarlo presso il punto vendita dove potranno ottenere un rimborso o il cambio con un altro prodotto di valore equivalente.

Perché sono così importanti le allerte alimentari

piatto con divieto
Piatto con segnale di divieto – Fonte: Adobe Stock

Errori come quello sopra riportato possono capitare e riuscire ad esserne informati per tempo è un ottimo modo per evitare problemi anche gravi. Ciò vale ovviamente anche per i richiami che riguardano alimenti contaminati. Cosa che ultimamente sta avvenendo spesso a causa di semi di sesamo giunti dall’India con una percentuale di ossido di etilene superiore alla norma.

Tra i richiami più recenti che li riguardano ricordiamo:

cibi da non mangiare
Fonte: Istock photo

Restare aggiornati sulle varie allerte è un buon modo per prendersi cura di se e della propria famiglia evitando di consumare prodotti potenzialmente pericolosi e facendo acquisti maggiormente consapevoli.

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