Miele ai neonati: ecco perché non dovrebbe essere mai dato prima dei 12 mesi

Il miele, un alimento sano e considerato perfetto per i bambini. Scopri perché non dovrebbe mai essere dato a neonati e a bambini prima dell’anno di età.

miele bambino
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Il miele è un alimento ideale, ricco di carboidrati e perfetto per regalare l’energia necessaria durante la giornata. Ottimo gustato a colazione, magari su una fetta di pane tostato o anche al posto delle zucchero nel latte caldo, non è però un cibo adatto ai bambini al di sotto dell’anno di età.

Il miele infatti, come altri alimenti potrebbe provocare il botulismo. Scopriamo tutto su questa patologia spiegata dagli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Scopri anche la sindrome del bambino scosso. 

Botulismo nei bambini: cosa è, quali sono le cause, i sintomi e le cure

botulismo infantile
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Il botulismo è una malattia causata dalla tossina di un batterio che con attenzione può essere prevenuta e una volta diagnosticata anche curata. Questa patologia è molto rara e colpisce per lo più i bambini durante il primo anno di vita, gli esperti specificano non essere una malattia infettiva e non essere contagiosa.

A causarla una tossina prodotta da microorganismi chiamati Clostridi, questi batteri sono in grado di trasformarsi in spore, queste spore sono in grado di sopravvivere in forma ‘silente’ anche in un ambiente a loro non adatto. Quando poi trovano il terreno fertile ‘riprendono vita’.

Il botulismo infantile, come spiegano gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù:

“Il Botulismo Infantile, diversamente dal classico botulismo alimentare, non è causato dall’ingestione di alimenti che contengono la tossina già prodotta dal Clostridium, ma dall’azione della tossina botulinica prodotta a livello intestinale dai batteri.
Le spore del Clostridium botulinum possono raggiungere l’intestino per inalazione o per ingestione. Dopo germinazione delle spore, i batteri riprendono a produrre la tossina che viene assorbita e si diffonde attraverso il sangue nell’organismo, provocando i segni tipici del botulismo, ovvero il blocco della trasmissione degli impulsi dai nervi ai muscoli”

La fonte alimentare sembra essere quella più comune che può svilupparsi dopo l’ingestione di miele o acqua contaminata o addirittura con il contatto diretto con il suolo.

Quali sono i sintomi

Il botulismo infantile si manifesta dopo il periodo di incubazione che dipende dalla quantità di tossina sviluppatasi, di media va da 3 a 30 giorni dopo il contatto con le spore. La sintomatologia è diversa da caso a caso, ma nello specifico i sintomi possono essere:

“La stitichezza è sicuramente il sintomo più comune, seguita dalla paralisi flaccida simmetrica che colpisce via via i muscoli della testa, del tronco e degli arti (Floppy Baby Syndrome) in assenza di febbre.
Frequentemente si nota la presenza di un pianto flebile, perdita di controllo del capo, diminuzione dei movimenti dell’occhio fino alla difficoltà a mantenere aperti gli occhi, difficoltà ad alimentarsi per scarsa suzione e difficile deglutizione.
Gli ultimi sintomi a manifestarsi sono la riduzione della capacità di muoversi e la perdita dei riflessi tendinei. La formulazione di una diagnosi certa è complicata da un quadro clinico simile a quello di altre malattie come meningoencefaliti e malattie metaboliche congenite”

Quali sono le terapie

Una volta che il medico avrà identificato la sintomatologia riconducibile al Botulismo infantile di prassi si procede con il ricovero, il piccolo paziente infatti necessiterà di stretto controllo costante da parte dei medici che in caso di necessità provvederanno a:

“- Terapia invasiva di supporto respiratorio;
– Nutrizione enterale o parenterale;
– Trattamento tempestivo delle infezioni secondarie;
– Trattamento delle complicanze associate alla paralisi”

La somministrazione di immunoglobuline endovena per il botulino (BIG-IV) è ad oggi l’unico trattamento riconosciuto per il botulismo infantile mentre l’antitossina botulinica è disponibile presso il Ministero della Salute anche se essa ha efficacia solo nei primi giorni dopo l’esposizione alle spore.

Come si previene il Botulismo infantile

Per prevenire il Botulismo infantile, durante il primo anno di vita del bambino si dovranno evitare l’assunzione di miele e la permanenza in ambienti molto sporchi e pieni di polvere pericolosi anche per  i bambini che soffrono di asma bronchiale. 

Sarà importantissimi contattare il medico pediatra se si notano nel bambino difficoltà nella suzione, nella deglutizione, debolezza a livello muscolare e stitichezza persistente.

Fonte: ospedalebambinogesu.it

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