Covid, Milano guarda al futuro: “Dal 7 gennaio negozi aperti alle 10.15”

Emergenza Covid-19, Milano pianifica il Re-start. Novità per i negozi, Beppe Sala annuncia: “Dal 7 gennaio, apriranno alle 10.15”

Beppe Sala
(Facebook @beppesalasindaco · Personaggio pubblico)

Crisi Covid: Milano si piega ma non si spezza. Il capoluogo meneghino è al lavoro per rimettere in piedi il tessuto economico cittadino. Si guarda al futuro, al 2021. C’è una novità importante per i negozi. “Dal 7 gennaio apriranno alle 10.15” – ha fatto sapere il sindaco Beppe Sala.

La pandemia da coronavirus ha prodotto una crisi economico-sanitaria senza precedenti, la più dura dalla fine del secondo dopoguerra. Si studia la curva epidemiologica, nella speranza di anticipare le prossime mosse del virus. Il Belpaese si prepara a vivere festività natalizie blindate. Un Consiglio straordinario dei ministri ha varato, ieri, un decreto legge che introduce nuovi divieti e restrizioni. C’è poi chi come Vincenzo De Luca abbonda, rincarando persino la dose. Si punta ad evitare una terza ondata con l’inizio del nuovo anno. Per Domenico Arcuri, un rimbalzo dei contagi durante le festività  “metterebbe a rischio l’inizio delle campagna vaccinale”. E’ tutto pronto per il ‘V-day” giorno in cui, in tutti i Paesi dell’Unione Europea, inizierà (o almeno così dovrebbe essere) la vaccinazione con le dosi di Pfizer.

Se la questione sanitaria è estremamente complessa, non è da meno quella economica, con un’Italia piegata in due dalla crisi. La pandemia ha accentuato ancora di più le disparità sociali. E’ in netto aumento il numero di coloro che si rivolgono alle mense solidali per avere un pasto caldo o un pacco con beni di prima necessità. Si tratta di uomini e donne rimasti senza lavoro e che non riescono più a mettere insieme il pranzo con la cena. Le cose non vanno meglio per le famiglie numerose, magari monoreddito, che già faticavano a sbarcare il lunario prima del Covid. Una situazione difficile, evidenziata dall’ultimo rapporto del Censis.

Bisogna uscire dalla crisi sanitaria ma anche da quella economica. Non c’è più un minuto da perdere. Deve pensarla proprio così il sindaco di Milano, che ha deciso di portarsi avanti, pianificando con anticipo la riapertura dei negozi, in sinergia con il prefetto.

Covid, negozi a Milano: un nuovo orario per evitare folle

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(Getty Images)

Quasi tutti gli esperti della comunità scientifica concordano nel ritenere che, i mezzi di trasporto pubblici, sono luoghi particolarmente sensibili per la diffusione del contagio da coronavirus. E’ facile capirlo se si pensa a metropolitane, tram, bus e treni. I mezzi di trasporto non sono stati potenziati. Molte promesse ma nulla di fatto. Ad oggi, ci sono ancora molte carenze, ragion per cui anche la didattica in presenza non accenna a ripartire.

Il ritornello è sempre lo stesso, dall’inizio della pandemia: evitare gli assembramenti. Ma se i mezzi di trasporto pubblico sono insufficienti persino in una metropoli come Milano, cuore pulsante dell’economia nazionale, allora bisogna imboccare strade diverse. Il sindaco Beppe Sala si è messo al lavoro, con anticipo, per organizzare il ‘Re-start’ dell’economia cittadina. Ha trovato una soluzione alternativa per i negozi, sempre allo scopo di evitare gli affollamenti.

Gli esercizi commerciali, a partire dal 7 gennaio, apriranno alle 10.15. Si tratta di una decisione, condivisa con il prefetto Renato Saccone. “Così evitiamo affollamento sui mezzi nelle ore di punta” – ha spiegato Sala a Timeline su Sky Tg24 aggiungendo che la misura consentirà di scaglionare un po’ gli orari della città.

L’obiettivo di Beppe Sala è quello di ripartire, all’anno nuovo, pur osservando tutte le precauzioni. Per il sindaco il nocciolo della questione è conciliare le esigenze sanitarie con quelle del commercio. “Con la premessa che io sono fermamente convinto che bisogna riportare i nostri ragazzi a scuola – ha detto Sala aggiungendo – noi coordinati dal prefetto abbiamo lavorato in questi giorni, perché il tema non è tanto l’ingresso nelle scuole o il momento di vita delle ore scolastiche, ma sono i mezzi di trasporto. E quindi il tema è scaglionare gli orari”.

Beppe Sala pensa anche al ritorno della didattica in presenza, subito dopo la Befana. A Milano dli studenti delle superiori torneranno tra i banchi. Una presenza complessiva del 75%, con ingressi scaglionati.  “Le scuole – ha proseguito il sindaco – rimarranno in parte a distanza, ma quello che noi vorremmo fare è garantire che si possa portare un 75 per cento di presenza nelle scuole. E quindi una parte delle classi entreranno alle 8 una parte alle 9.30. Questo è quello che possiamo fare – ha aggiunto Sala – ma credo che sia un buon esempio di come si possa e si debba lavorare in collaborazione“.

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(Getty Images)

Milano si prepara quindi a cambiare volto in vista del nuovo anno. L’imperativo categorico è ripartire, pur osservando ancora alcune precauzioni. Il capoluogo meneghino scalpita e guarda al futuro con fiducia e speranza.

 

 

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