Perché le patate fritte non mi vengono croccanti? 5 gli errori più comuni

Scopri le mosse bagliate che trasformano le tue patate fritte in una chips molle e unta, per nulla golosa e croccante.

patatine fritte
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Un fritto asciutto e croccante, questo è il risultato che chiunque di noi vorrebbe raggiungere quando decide di preparare uno dei piatti più amati da grandi e piccini: le patate fritte.

Con la la carne, con il pesce ma anche come semplice spuntino o aperitivo, chi non impazzisce per le mitiche patatine?

Un piatto semplice ma affatto scontato da preparare o, quantomeno, da preparare alla perfezione. Fin troppo spesso capita di trovarsi dinanzi a patatine unte, molli e per nulla golose.

Come mai? Quasi sicuramente è colpa di uno di questi 5 classici ma fatali errori.

I 5 errori delle patate fritte

patatine fritte
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Errori di valutazioni, scelte importanti che invece prendiamo sottogamba, sabotando poi, inconsapevolmente, tutta la ricetta.

Così come esistono i trucchi per fare delle patate fritte perfettamente croccanti, esistono anche gli scivoloni per sabotare il medesimo piatto.

Ecco le cinque mosse con cui roviniamo le nostre patatine fritte.

  1. Le patate sbagliate – Di patate ne esistono tante, lo sappiamo, ma solo alcune sono giuste per la frittura. In primis occorrerà evitare le patate a pasta bianca, ricche di amido e soggette dunque a sfaldarsi in cottura. Saranno perfette invece per preparare gnocchi o purè.
  2. Il taglio sbagliato – Ok, non vi si chiede di realizzare i bastoncini tutti uguali degni di Masterchef ma, quantomeno, dei cubetti non troppo grandi e, soprattutto, regolari sono alla portata di tute noi. Ciò garantirà una cottura uniforme e croccante al punto giusto, evitando che alcune patate si brucino e altre restino crude.
  3. Niente passaggio in acqua – Le ricette ben fatte richiedono i giusti tempi, anche tempi di riposo. Occorre infatti comprendere che l’amido è il peggior nemico delle patate fritte ed eliminarlo risulta indispensabile, cosa che richiede, per l’appunto, tempo. Occorrerà infatti, una volta tagliate le patate, lasciarle in ammollo per mezz’ora, cambiando l’acqua un paio di volte. In questo modo eliminerete buona parte dell’amido superficiale, azzerando (o quasi) il rischio che durante la cottura le patate si appiccichino o si sfaldino.
  4. L’olio sbagliato – Per friggere l’olio è indispensabile ma vi siete mai chieste quale olio? Gli oli non sono infatti tutti uguali e scegliere quello sbagliato può risultare fatale. Un olio adeguato per la frittura si caratterizza per il  “punto di fumo” più alto possibile, noi suggeriamo bello di arachidi. Non basta però l’olio giusto conta anche la sua temperatura, che dovrà essere di circa 180 gradi: a temperature inferiori, infatti, l’olio penetrerà nelle patate, rendendole unte e mollicce; a temperature superiori invece le brucerà, soprattutto esternamente, lasciandole crude all’interno.
  5. L’olio insufficiente – Meno olio più salute: in questo caso assolutamente no! Le patate, se fritte in poco olio, ne assorbiranno molto di più diventando molto più grasse, oltre che per nulla appetitose. Come i maestri della frittura giapponese insegnano, per friggere bene occorre che il cibo nuoti nell’olio, lasciandosi avvolgere completamente.

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