Stimolare l’apprendimento nei bambini autistici è possibile, ecco come

Condizionamento classico, condizionamento operante e modellamento: tre vie per rendere meno complicato l’apprendimento nei bambini con autistici

Autismo infantile, percorsi possibili (Istock Photos)

I bambini che soffrono di autismo hanno sempre voglia di apprendere, hanno quella giusta curiosità che li stimola ma devono essere accompagnati. E allora quando capiamo che è arrivato il momento giusto per fare imparare anche a loro una competenza nuova, dobbiamo capire in anticipo cosa significa questi verbo

La scienza infatti dice che tutte le persone imparano attraverso un condizionamento classico, un condizionamento operante e un modellamento. Meglio conoscerli a fondo quindi prima di intraprendere un percorso di nuove competenze
Partiamo dal condizionamento classico. Alcuni stimoli stimolano in automatico altrettante risposte automatiche, quelli che chiamiamo riflessi incondizionali. Sono tali perché non dipendono direttamente da precedenti esperienze di conoscenza o condizionamento.

Quindi se associamo ad uno di questi stimoli incondizionali uno stimolo neutro, dopo una serie di dimostrazioni basterà proporre quello neutro per ottenere la stessa risposta. Lo stimolo quindi si trasformerà da neutro a condizionale.

Condizionamento operante e modellamento, perché utilizzarli

Foto da Pixabay

Alcuni comportamenti possono essere replicati perché producono effetti piacevoli. In concreto, con un bambino autistico, dobbiamo rafforzare lo stimolo che può avere nel fare o meno una certa cosa. É quello che potremmo definire un premio, sotto varie forme, da una caramella che gli piace ad un gioco in casa o all’aria aperta che ama fare. Se il bambino sa che compiendo una certa azione avrà la sua ricompensa, sarà più motivato a ripetete la stessa azione.

Lo stimolo può essere positivo, cioè un premio per il raggiungimento di un determinato risultato, oppure negativo, cioè eliminare qualcosa che evidentemente gli impedisce di compiere quell’azione. Importante è quindi cogliere subito le reazioni del bambino per chiarire se c’è qualcosa in noi o attorno a lui che lo blocca.
Gli stimoli positivo si presentano sotto varie forme. Possono essere premi materiali che vanno dai giochi al cibo, ma anche di relazione. Un complimento ben detto, un abbraccio, una frase di incoraggiamento, tutte modalità semplici.

Infine c’è il modellamento, cioè imparare seguendo un modello, osservando e replicando le azioni degli altri. Nei bambini autistici è più complicato, ma esistono tecniche nuove che in parte stanno abbattendo anche questo muro. Come il video modeling che funziona mostrando al soggetto un certo comportamento compiuto da un modello con la stessa età e genere. Così stimolare l’imitazione sarà relativamente più semplice.

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