Il mondo dello sport, del calcio e della politica piange Paolo Rossi. Il campione dell’Italia scomparso all’età di 64 anni. Il saluto di colleghi ed amici, il cordoglio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Il mondo del calcio piange un altro campione: dopo la dipartita di Diego Armando Maradona, ad andarsene è Paolo Rossi. Lo sport italiano lo ricorda per le imprese ai Mondiali dell’82 e per le gesta con la maglia della Juventus: un predestinato, un campione, di quelli che fanno la storia.
The story of Paolo Rossi https://t.co/KtvH42r2mm pic.twitter.com/8d53ogdxyO
— JuventusFC (@juventusfcen) December 10, 2020
Epilogo che purtroppo, però, non è piaciuto a molti. Sono in tanti, fra colleghi, estimatori e amici ad esser rimasti senza parole. Il dolore ha spiazzato molti, per questo non mancano i messaggi di affetto e dispiacere da parte di quelli che un tempo erano stati suoi compagni o semplici avversari in campo.
Addio a Paolo Rossi. Il mondo dello sport e della politica piange il campione
Da Trapattoni a Conti, passando per Zoff e Boniek. Su Twitter e nelle agenzie si susseguono i messaggi di cordoglio e le testimonianze: il primo a dare la ferale notizia, Enrico Varriale, giornalista con cui Pablito ha condiviso gli ultimi anni in Rai come opinionista e commentatore degli Azzurri. Proprio quella maglia azzurra ha dato tante soddisfazioni nel recente passato al 64enne, che ci ha lasciato sopraffatto da un male incurabile.
Ciao Paolo… I giocatori non dobrebbero andarsene prima degli allenatori
— Giovanni Trapattoni (@giovanni_iltrap) December 10, 2020
“I giocatori non dovrebbero morire prima degli allenatori”, si è limitato a constatare amaramente Giovanni Trapattoni. “Come te, Paolo, ne nascono in pochi”, sottolinea la Juventus con un’accorata lettera diffusa anche sui propri canali social ufficiali. “Piango un amico vero. Con te non solo ho vinto, ho anche vissuto”, incalza il polacco Zibi Boniek. Conti, invece, ricorda le gesta con l’Italia: “Ci hai portato sul tetto del mondo, maledetto 2020. Riposa in pace, amico mio”.
Il Premier Conte e l’omaggio a Pablito: “Ha regalato un sogno a generazioni”
Significativo anche il messaggio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Nell’estate del 1982 con i suoi gol ha regalato un sogno a intere generazioni. È stato il simbolo di una Nazionale e di un’Italia, unita e tenace, capace di battere avversari di enorme caratura. Addio a Paolo Rossi, indimenticabile campione. L’Italia ti ricorderà con affetto”.
Il cordoglio del Premier rappresenta anche lo sgomento di un’intera classe politica che si rispecchia nei valori sportivi ed etici espressi dal campione nel tempo. Icona, baluardo di un calcio che non c’è più e forse rappresentante di un’etica sportiva, sociale e civile incredibilmente sfiorita.
Nell’estate del 1982 con i suoi gol ha regalato un sogno a intere generazioni. È stato il simbolo di una Nazionale e di un’Italia, unita e tenace, capace di battere avversari di enorme caratura. Addio a Paolo Rossi, indimenticabile campione. L’Italia ti ricorderà con affetto pic.twitter.com/oxaYUwsquf
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) December 10, 2020