Covid, rischio terza ondata. Crisanti: “In Italia record di morti”

Covid, possibile una terza ondata? Per Andrea Crisanti: “E’ una certezza”. Il professore picchia duro e avverte dell’eventuale pericolo. Per lui: “L’Italia avrà il record di morti in Europa”

Covid terza ondata
Andrea Crisanti (Foto Facebook @graziedottorcrisanti)

Emergenza sanitaria Covid-19: in Italia la curva dei contagi ha registrato una prima decelerazione ma l’attenzione resta ancora alta. A preoccupare è il numero giornaliero dei nuovi decessi. Una situazione che lascia intravedere piccoli spiragli di speranza ma che però, nel suo complesso, resta ancora complessa.

Il governo ha scelto la strada del rigore, con una nuova stretta in vista delle festività natalizie. Fa discutere il nuovo Dpcm, che introduce restrizioni ancora più severe. Entrerà in vigore il 21 dicembre e sarà valido fino al prossimo 6 gennaio. I governatori protestano, su tutti Giovanni Toti, soprattutto per il divieto di spostamento tra regioni e comuni per Natale, Santo Stefano e Capodanno. Praticamente, tutti i rossi in calendario, saranno blindati.

Tutto questo basterà a scongiurare il pericolo di una terza ondata con l’inizio del nuovo anno? In tanti se lo chiedono. E’ scettico Andrea Crisanti, per il quale “la terza ondata è una certezza”.

Il virologo non è ottimista e lancia un vero e proprio allarme. Per lui: L’Italia avrà il record di morti in Europa”. C’è ancora tanta strada da fare e la fine dell’emergenza è ancora lontana. “La terza ondata in queste condizioni è una certezza. Siamo in una situazione grave stabile, ci attende un inverno preoccupante”. Questo è il pensiero del professore, intervenuto nel programma di La7 L’aria che tira condotto da Myrta Merlino.

Crisanti invita alla cautela. Raccomanda attenzione anche a quelle regioni che, fino ad oggi, si sono dimostrate più capaci nella gestione del problema. Per lui, non è ancora il momento di abbassare la guardia, soprattutto in vista delle festività natalizie.

“Per un effetto paradosso – ha spiegato Crisanti alla Merlino – una regione preparata dal punto di vista sanitario adotta misure più blande e consente la maggiore circolazione del virus. Alla fine di questa esperienza, gli indicatori di queste zone andrebbero ripensati. L’obiettivo è mantenere l’attività economica o tutelare la salute? Bisogna trovare il giusto compromesso”.

Insomma per il virologo, la salute viene prima di tutto, pur facendo tutto il possibile per tutelare l’economia del Paese. Ogni sbaglio o rilassamento inopportuno, potrebbe favorire un’impennata dei contagi all’inizio del nuovo anno.

La situazione va gestita con grande cautela. Si tratta di resistere ancora in attesa che inizi la distribuzione del vaccino i cui effetti, però, si vedranno nel tempo. “Prima che il vaccino abbia effetto passeranno mesi – ha spiegato Crisanti aggiungendo –  l’Italia alla fine della prossima settimana sarà il paese con più morti in Europa, non è qualcosa di cui essere orgogliosi. Natale, con scuole chiuse e fabbriche a ritmo ridotto, va sfruttato per ridurre i contagi”.

Per Crisanti la seconda ondata arriverà, inevitabilmente, e spiega chiaramente il perché. “Con la riapertura delle scuole e delle attività produttive, abbiamo offerto una grande occasione al virus e i contagi sono esplosi. Dopo l’estate avevamo in mano una situazione gestibile e ce la siamo lasciati sfuggire. I casi residui potevano essere gestiti”.

Covid, terza ondata. Crisanti dice sì. E’ allarme Gimbe

Anche l'associazione Gimbe lancia l'allarme della terza ondata covid
Reparto Covid-19 (Getty Images)

E’ molto preoccupata anche la Gimbe. La fondazione di Bologna sta portando avanti, da mesi, uno scrupoloso monitoraggio sull’emergenza epidemiologica.

“Tutti gli inverni l’influenza affolla gli ospedali e a gennaio c’è il rischio di una strage se, invece di chiudere la seconda ondata di Covid, facciamo partire la terza”. Questo il commento di Nino Cartabellotta, medico e presidente della fondazione Gimbe, in occasione di un’intervista rilasciata a La Stampa.

Per Cartabellotta bisogna evitare derive pericolose, soprattutto con l’approssimarsi delle festività. Bisogna quindi scongiurare il più tragico degli scenari con l’arrivo del nuovo anno, per questo motivo – ha concluso il presidente – serve massimo rigore durante le feste”.

Bisogna perseverare sulla strada della prudenza; su questo punto concordano quasi tutti gli esperti.

Vaccino Covid, rigore massimo in attesa delle distribuzione
Vaccino Covid, rigore massimo in attesa delle distribuzione (Getty Images)

Buone speranze sono riposte nel vaccino. Quello della Pfizer è già stato somministrato in Inghilterra, ad un gruppo di persone, tra i quali una 90enne, la prima in Europa ad aver ricevuto l’iniezione. L’attesa, ora, è tutta per l’Italia.

 

 

 

 

 

 

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