L’obesità infantile di bambini e bambine oltre a provocare problemi di salute a vari livelli, sarebbe strettamente correlata all’infertilità in età adulta.
L’obesità infantile è in costante crescita. Sono molti i bambini che sin dai primi anni di vita, complici gli stili di vita poco sani, riscontrano problemi di sovrappeso e obesità che hanno dirette conseguenze sul loro stato di salute, sulla loro qualità di vita e come messo in luce da un approfondimento pubblicato sul sito ufficiale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, anche sulla loro fertilità da adulti.
Sono troppi i bambini che vivono poco all’aria aperta, mangiano cibi industriali ricchi di grassi e zuccheri e praticano poca attività fisica, questi sono alcune delle abitudini che possono portare allo sviluppo di uno stato di obesità.
Obesità infantile: quali possono essere le conseguenze dirette sulla salute del bambino
Un bambino obeso può sviluppare diverse patologie già in età pediatrica, alcune molto importanti come:
- diabete di tipo II
- ipertensione arteriosa
- malattia coronarica
- dislipidemia
- disfunzione respiratoria
- apnea notturna
- epatosteatosi non alcolica
- esofagite da reflusso
- osteoartrite
- incontinenza urinaria
come spiegato ampiamente dagli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù. Inoltre l’obesità esporrebbe anche all’insorgenza di malattie tumorali. Scopri anche l’asma bronchiale cosa è, i sintomi e le cure.
Obesità infantile: le conseguenze sulla salute riproduttiva delle bambine
Il peso di una donna interferisce con il suo ciclo mestruale e con l’ovulazione, sia quando è inferiore alla peso ideale sia quando è superiore a questo importante obiettivo di salute. Secondo quanto riportato dagli esperti, circa il 47% delle donne in sovrappeso o obese riscontrano problemi di irregolarità del ciclo mestruale come episodi di amenorrea o di sanguinamenti mestruali irregolari durante le loro vita riproduttiva. Per quanto riguarda la capacità di concepimento, come riporta il sito dell’Ospedale Bambino Gesù:
“Studi più recenti hanno però evidenziato come, anche per donne con ovulazione e cicli mestruali normali, l’eccesso di peso possa ridurre la capacità di concepimento in misura rilevante (fino al 43% per le donne affette da obesità grave rispetto a quelle soprappeso o con obesità meno grave).
Per ogni unità di BMI oltre il valore di 29, le possibilità di gravidanza diminuiscono del 4%, in confronto alle donne con BMI compreso tra 21 e 29. È inoltre fondamentale ricordare che un peso eccessivo si associa a percentuali estremamente più elevate di abortività e di problematiche serie nel corso della gravidanza (diabete e ipertensione arteriosa, per esempio) e al momento del parto (maggiore frequenza di tagli cesarei)”
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Obesità infantile: le conseguenze sulla salute riproduttiva dei bambini
Di recente, l’obesità sarebbe stata riconosciuta come una delle cause dell’infertilità maschile, nello specifico si è scoperto che per ogni 9 chili di sovrappeso, le possibilità di diventare infertile per un uomo aumentano del 10%.
Quando un uomo è obeso l’ormone androstenedione , un ormone prodotto dal surrene, si converte in cellule grasse e in estrone, quindi ad una circolazione superiore di ormoni femminili nell’uomo. Inoltre all’obesità sarebbe correlata anche una diminuzione di testosterone e anche alla diminuzione di concentrazione spermatica e di ipertermia testicolare, come spiegato dagli esperti dell‘Ospedale Bambino Gesù:
“Altri studi hanno scoperto una relazione tra aumento del BMI e diminuzione della concentrazione spermatica, della motilità spermatica e del tasso di fertilità. In particolare, l’incidenza di oligozoospermia (scarsità di spermatozoi nel liquido seminale) ed astenospermia (debolezza degli spermatozoi) aumenta con l’aumentare del BMI dal 5.3% e 4.5% degli uomini di peso normale, al 9.5% e 8.9% degli uomini soprappeso, fino al 15.6% e 13.3% degli uomini obesi.
Un ulteriore possibile meccanismo alla base della ridotta fertilità maschile nei soggetti obesi sembrerebbe correlato all’ipertermia testicolare: il grasso corporeo, soprattutto a livello del pube e della radice delle cosce, contribuirebbe a mantenere un’elevata temperatura a livello dello scroto e quindi del testicolo, mentre normalmente tale regione si trova a una temperatura leggermente inferiore. Analogamente a quanto si verifica per i testicoli non discesi nei casi di criptorchidia, l’ipertermia di lunga durata tenderebbe a ridurre la funzionalità testicolare”
Il dato più allarmante è che secondo le statistiche, l’obesità sarà destinata ad aumentare in futuro con conseguenze dirette sull’aspettativa di vita.
Fonte: ospedalebambinogesu.it