Bambini: asma bronchiale, cosa è, i sintomi e le cure

L’asma bronchiale è una infiammazione cronica dei bronchi la cui sintomatologia è ad oggi tenuta sotto controllo con le giuste terapie. Scopriamo cosa è, quali sono i sintomi, le cause e le cure. 

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Sono molti i bambini che soffrono di asma bronchiale, una malattia a carattere infiammatorio e cronico a carico dei bronchi che se non gestita con la terapia adatta e la supervisione medica, può incidere negativamente sulla qualità della vita di un bambino.

Scopriamo cosa è l’asma bronchiale, quali sono i principali sintomi, quali possono essere le cause e le possibili cure con i consigli degli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Scopri anche cosa sono i virus parainfluenzali .

Asma bronchiale: cosa è

Come abbiamo premesso, l‘asma bronchiale è una patologia cronica che provoca infiammazione dei bronchi che è caratterizzata dal classico respiro sibilante e dalla difficoltà di respirare.

Asma bronchiale: quali sono i sintomi

I sintomi che caratterizzano un episodio di asma bronchiale sono in generale tosse secca e stizzosa sia in fase di riposo che di movimento. Si possono presentare sibili durante la respirazione a causa dello spasmo bronchiale. I sintomi principali dunque sono tosse, respirazione sibilante e affanno.

Asma bronchiale: quali sono le cause

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Le cause dell’asma bronchiale che colpisce i bambini e anche gli adulti, sono diverse, prima fra tutte la base allergica. La sensibilizzazione allergica a diversi sostanze, alimenti o pollini può provocare una crisi di asma bronchiale.

Ad esempio l’allergia alla polvere, ai peli degli animali  o ai pollini e alle graminacee.  Anche alcuni alimenti possono provocare crisi asmatiche, per esempio il latte vaccino, l’uovo, i crostacei o altro pesce.

Alla base dell’asma ci possono essere anche infezioni come quelle di origine virale, che colpiscono soprattutto i bambini più piccoli e nei mesi freddi, dove le vie respiratorie sono messe a dura prova dai malanni stagionali.

Anche le condizioni ambientali possono provocare asma bronchiale. Luoghi molto inquinati, dove vi sono fumatori, sporchi, polverosi o anche umidi con presenza di muffa.

Una tipologia di asma, detta asma da sforzo, può essere causata dall’attività fisica. I bambini posti sotto lo sforzo di un’attività sportiva possono andare incontro ad affanno e difficoltà respiratorie e, come specificato sul sito dell’Ospedale Bambino Gesù:

“Il bambino affetto da asma da sforzo non ha controindicazioni a eseguire l’attività sportiva: in molti casi è sufficiente raggiungere un buon controllo dei sintomi asmatici per ottenere la scomparsa della tosse da sforzo. Esistono inoltre farmaci che, somministrati alcuni minuti prima dell’attività fisica, consentono un idoneo controllo dell’asma da sforzo”

Come si fa la diagnosi di asma bronchiale

Molto spesso sono gli stessi genitori ad attenzionare al pediatra la presenza di tosse durante l’attività fisica, o addirittura quando il bambino si trova a ridere. La diagnosi tuttavia si può eseguire tramite un esame strumentale, la spirometria che è eseguibile dai 5-6 anni.

Anche le prove allergiche possono aiutare nel determinare le cause delle crisi asmatiche.

Asma bronchiale: quali possono essere le cure

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La cura per l’asma bronchiale è farmacologica. Ecco cosa specificano gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sulle cure per l’asma:

“La terapia per curare l’asma è farmacologica. Tuttavia è indispensabile tenere sotto controllo i fattori ambientali. È inoltre indispensabile che la tecnica di assunzione dei farmaci somministrati per inalazione sia spiegata e verificata alle visite di controllo. Sono infatti numerosi gli errori tecnici nella somministrazione. Per il successo della terapia è indispensabile che il bambino e i genitori conoscano la malattia, seguano il percorso terapeutico che il medico ha prescritto ed eseguano dei regolari controlli dal curante o dallo specialista”

Oltre alla terapia farmacologica, esiste la possibilità dell’immunoterapia desensibilizzante e questa può risultare utile nel caso in cui a scatenare la crisi asmatica siano uno o più allergeni:

L’obiettivo dell’immunoterapia desensibilizzante (ITS) è quello di eliminare o attenuare la sensibilizzazione allergica verso una specifica sostanza (allergene) attraverso la periodica somministrazione dello stesso allergene. La somministrazione può essere effettuata per bocca o per via iniettiva, sottocutanea: l’applicazione sottocutanea non è esente da rischi di reazioni avverse. Non esistono a tutt’oggi prove scientifiche tali da consigliarne un largo impiego, specie in età pediatrica.
Attualmente il ricorso all’immunoterapia va preso in considerazione in particolare, nei casi di allergia verso una sola sostanza oppure quando si osservi una stretta correlazione fra esposizione a un allergene e comparsa dei sintomi respiratori.”

I bambini colpiti da asma bronchiale andrebbero sempre tenuti sotto stretto controllo medico sin dal primo episodio. Scopri anche Tonsille e adenoidi: quando è consigliato toglierle.

Fonte: ospedalebambinogesu.it

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