Come falsi banchieri rubavano soldi dai conti correnti dei malcapitati: le indagini

Una notizia che ha lasciato tutti col fiato sospeso. In un periodo di così forte crisi un gesto del genere è impensabile rubare soldi.

Covid una crisi economica senza eguali ed allarme truffa (Pixabay)

Ogni giorno il conteggio dei morti a causa del covid aumenta. Basta vedere anche i dati aggiornati del 23 Novembre.

Medici ed infermieri passano giorno e notte sugli ospedali senza sosta pur di combattere un virus che ci sta mettendo in ginocchio e che non ci lascia respiro.

Oltre alla pandemia si aggiunge una crisi economica molto difficile da sostenere per chiunque.

Già qualche anno fa si parlava di truffe fatte in via telefonica, ma questa ha davvero sconvolto tutti negativamente.

Come si può pensare di truffare qualcuno? Soprattutto in un periodo così difficile e che ci costringe a sacrifici senza precedenti.

Spazio alle indagini.

Le indagini svelano come i truffatori rubavano i soldi dai conti correnti

soldi contanti
Soldi raccolti in un unico tomo, truffe  Foto da Pixabay

In pratica l’azione criminale consisteva nel mandare alcuni sms sui telefoni dei correntisti delle banche di tutta Italia.

Cosa conteneva questo sms? un link particolare con cui riuscivano a svuotarne i conti.

Bastava cliccarci sopra e con i loro passaggi si finiva poi nelle grinfie dei truffatori.

La polizia postale di Genova è riuscita a sgominare la banda denunciando quattro persone.

Nell’inchiesta ci sarebbero circa 50 persone indagate, una vera e propria task force per le truffe.

Agivano in armonia l’uno con l’altro, con organizzazione ed obiettivi specifici a cui miravano. Cellulari come mezzo per le truffe.

Gli investigatori hanno però sollevato un dubbio molto importante.

Forse sarebbe implicata anche la criminalità organizzata di stampo camorristico

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Pixabay

Si fa sempre più forte il sospetto che dietro ci sia la camorra, la centrale operativa del nucleo criminale delle truffe sui conti bancari è stata individuata in Campania.

Le frodi, raccontano, hanno visto un boom di diffusione soprattutto nel periodo del lockdown.

Nel periodo più brutto per il popolo italiano, in cui non riusciva a comprendere cosa stesse accadendo se non il fatto che si dovesse restare chiusi completamente in casa, c’era chi pensava a truffare poveri malcapitati.

Dalle intercettazioni è emerso che addirittura i truffatori erano avvezzi agli insulti nei confronti delle persone oggetto delle loro mire criminali.

Alla fine della telefonata i truffatori infatti si prendevano gioco delle le vittime. Li schernivano con un “ti abbiamo fregato” o ancora “sei stato uno stupido“.

I colpi messi a segno dai criminali fruttavano da un minimo di circa 300 euro a cifre altissime che si aggiravano sui 55 mila euro.

La banda, secondo una prima stima, si sarebbe impossessata di circa 300 mila euro da settembre ad ora.

Durante la pandemia, tutt’ora ed anche prima, molte famiglie con 300 euro erano costrette a sopravvivere per un intero mese.

Strappare questi soldi dalle tasche di poveri malcapitati, per molte persone, ha significato togliere cibo da un piatto.

Le indagini sono ancora in corso e verranno individuati tutti i responsabili.

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soldi oggetto di truffa ai danni delle povere vittime from Pixabay

Seguiranno aggiornamenti

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