Natale 2020, Conte avverte: “Possibile apertura regioni con misure ad hoc”

Il Premier Conte, ospite da Lilli Gruber nel corso della trasmissione “Otto e Mezzo”, ha affrontato diversi temi. Non ultimo quello della sanità in Calabria, al centro dell’attuale dibattito sociale e politico.

COVID-19, il Premier Conte fa il punto della situazione (Getty Images)
COVID-19, il Premier Conte fa il punto della situazione (Getty Images)

Siamo in una nuova fase, ci ha tenuto a ribadirlo ieri Conte – ospite da Lilli Gruber alla trasmissione “Otto e Mezzo” – quella della responsabilità e della prudenza, che ci porterà a debellare il virus. Il motivato è lo stesso, scandito con parole diverse, degli ultimi mesi. Stavolta, però, secondo il Premier, ci siamo davvero: lo testimonia la scelta di andare a parlare non in sedi istituzionali, ma in ambiti televisivi, proprio per arrivare a più persone possibili.

Giuseppe Conte appare sereno, relativamente al contesto in cui siamo, e cerca di gestire un Paese diviso nell’attesa di un vaccino che metta fine al COVID-19. Nel frattempo, a tenere banco è la questione Natale: “Serviranno misure ad hoc”, ripete il Presidente del Consiglio sottolineando come sia impossibile immaginarsi una situazione anche lontanamente simile a quella dell’agosto scorso. Il Primo Ministro, però, si riallaccia alle parole di Speranza in merito a una possibile apertura alla circolazione fra regioni, purché siano tutte in zona gialla.

“Otto e Mezzo”, Conte dalla Gruber: “Misure ad hoc per Natale”

Conte sul Natale con il COVID-19 (Facebook)
Conte sul Natale con il COVID-19 (Facebook)

Fattore che dipende dalla crescita dei contagi: qualora il trend dovesse modificarsi, il Governo è pronto ad adeguare le misure. Senza strafare. Inoltre, c’è il nodo vaccini: renderli o meno obbligatori? Il Premier risolve la questione così: “L’obbligo è scelta forte. Io lo farò senz’altro perché quando sarà ammesso sarà sicuro e testato. Sarà disponibile prima per le categorie vulnerabili ed esposte. Penso che il vaccino ci sarà da fine gennaio.

Ricapitolando, è presto per parlare di obbligatorietà: Conte, però, si è esposto raccomandando – come ormai è solito fare – un certo tipo di atteggiamento da tenere. Il vaccino, dunque, è fortemente consigliato. Come parecchie delle misure non propriamente tassative che sono state menzionate in questo periodo. Successivamente, il Presidente del Consiglio – è stato invitato in primis per questo – affronta di petto la questione sanità in Calabria. L’argomento è ancora spinoso.

“Domani abbiamo un Consiglio dei ministri, domani dobbiamo chiudere questa partita”. Poche parole per cercare di archiviare, anche se non sarà facile, un ‘pasticcio’ che vede coinvolte molte – per certi versi troppe – figure. Il Premier se n’è assunto la responsabilità, ma dietro la ‘tempesta calabra’ si celano ben altri fattori su cui verte anche la credibilità politica di alcuni elementi che operano sul territorio italiano prima e calabrese poi.

Infine, un’ultima parola sui nuovi fondi, con un accenno al Decreto Ristori ter: “Abbiamo stanziato 2 miliardi aggiuntivi ed è previsto uno scostamento di 8 miliardi, sappiamo quanto vale il Natale. Abbiamo messo sul tavolo consistenti ristori. Continueremo ad intervenire per i lavoratori rimasti fuori dal primo intervento, anche con dei decreti per le città turistiche”, conclude il Premier che si augura di poter commentare un nuovo sviluppo – magari più rassicurante – della pandemia dopo le festività natalizie.

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