Femminicidio, rapporto Eures: 91 vittime in 10 mesi. 1 ogni 3 giorni

Il rapporto Eures rivela dati importanti sul femminicidio. La violenza sulle donne non si è fermata. I dettagli del report.

violenza donne
Donna vittima di violenza con volto tumefatto Foto da Pixabay

I femminicidi non si arrestano. Ad un giorno di distanza dalla giornata contro la violenza sulle donne il rapporto Eures incombe su di noi.

Dati importanti e che mostrano purtroppo quanto la nostra società viva ancora attraverso fenomeni diffusi di violenza contro le donne.

La violenza, ricordiamolo, è sia fisica che psicologica. Non fa male solo un pugno, un calcio. Durante la pandemia molte donne sono state costrette a stare in casa, restando in quelle mura che per loro potevano essere una gabbia in cui stare assieme al proprio orco.

Giorni fa, per riportare un esempio, una donna è stata uccisa dopo ben 13 denunce al suo assassino e stalker.

Casi del genere mostrano ancor di più la veridicità dei dati Eures.

Vediamo in dettaglio.

Dati allarmanti dall’Eures: la violenza sulle donne non si arresta

Coronavirus violenza sulle donne
(Fonte: Pixabay)

Secondo i dati Eures sono 91 le donne vittime di omicidio nei primi dieci mesi del 2020. ancora una ogni tre giorni.

Il rapporto segnala una leggera flessione rispetto alle 99 vittime dello stesso periodo dell’anno precedente.
Una diminuzione significativamente alta si è verificata tuttavia soltanto per le vittime femminili della criminalità comune (da 14 ad appena 3 nel periodo gennaio-ottobre 2020).
Risulta invece sostanzialmente stabile il numero dei femminicidi a stampo familiare (da 85 a 81).
Nello specifico, il numero dei femminicidi di coppia rimane identico (56 in entrambi i periodi), mentre aumentano le donne uccise nel contesto di vicinato (da 0 a 4).

Secondo un calcolo fatto su base dei dati Eures, sono 3.344 le donne uccise in Italia nel XXI secolo. In soli 20 anni.

Numeri impressionanti e percentuali da brivido: il femminicidio resta una piaga

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violenza sulle donne Foto da Pixabay

3.344 le donne uccise in Italia tra il 2000 e 31 ottobre 2020 sono un numero altissimo che corrisponderebbe al 30% degli 11.133 omicidi volontari complessivamente censiti ed elaborati dall’Istituto di Ricerca Eures e poi riportati dalla testata giornalistica ansa.

Tali dinamiche che coinvolgono le donne hanno raggiunto il proprio apice nel 2020, quando si sono attestati sul 40,6% dei casi censiti, ovvero la percentuale più alta di sempre.

Per quanto riguarda i femminicidi familiari (che negli ultimi 20 anni presentano un’incidenza progressivamente crescente), i dati Eures registrano il valore più elevato proprio nell’ultimo anno (89%), a fronte di una percentuale media del 73,5% (pari a 2.458 femminicidi familiari dal 2000 ad oggi).

La coppia continua a rappresentare il contesto relazionale più a rischio di violenza per le donne, con 1.628 vittime tra le coniugi, partner, amanti o ex partner negli ultimi 20 anni (pari al 66,2% dei femminicidi familiari e al 48,7% del totale delle donne uccise) e 56 negli ultimi 10 mesi (pari al 69,1% dei femminicidi familiari e a ben il 61,5% del totale delle donne uccise).

Gli autori sono nella quasi totalità dei casi uomini (94%), con valori che nel corso dei singoli anni oscillano tra il 90% e il 95%.

I dati Eures riportati integralmente dall’ansa mostrano quindi questo palcoscenico di omicidi e violenze ai danni delle donne.

A tal proposito risuona alla mente sempre più forte il discorso social di Chiara Ferragni sulla violenza sulle donne e sull’essere una donna nel 2020.

Violenza sulle donne coronavirus
sguardo stanco di una donna vittima di violenze (Fonte: Pixabay)

Ad un giorno di distanza dalla giornata della violenza sulle donne è doveroso riportare questi dati. Stop alla violenza. Stop al femminicidio.

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