Il rapporto Eures rivela dati importanti sul femminicidio. La violenza sulle donne non si è fermata. I dettagli del report.
I femminicidi non si arrestano. Ad un giorno di distanza dalla giornata contro la violenza sulle donne il rapporto Eures incombe su di noi.
Dati importanti e che mostrano purtroppo quanto la nostra società viva ancora attraverso fenomeni diffusi di violenza contro le donne.
La violenza, ricordiamolo, è sia fisica che psicologica. Non fa male solo un pugno, un calcio. Durante la pandemia molte donne sono state costrette a stare in casa, restando in quelle mura che per loro potevano essere una gabbia in cui stare assieme al proprio orco.
Giorni fa, per riportare un esempio, una donna è stata uccisa dopo ben 13 denunce al suo assassino e stalker.
Casi del genere mostrano ancor di più la veridicità dei dati Eures.
Vediamo in dettaglio.
Dati allarmanti dall’Eures: la violenza sulle donne non si arresta
Secondo i dati Eures sono 91 le donne vittime di omicidio nei primi dieci mesi del 2020. ancora una ogni tre giorni.
Secondo un calcolo fatto su base dei dati Eures, sono 3.344 le donne uccise in Italia nel XXI secolo. In soli 20 anni.
Numeri impressionanti e percentuali da brivido: il femminicidio resta una piaga
3.344 le donne uccise in Italia tra il 2000 e 31 ottobre 2020 sono un numero altissimo che corrisponderebbe al 30% degli 11.133 omicidi volontari complessivamente censiti ed elaborati dall’Istituto di Ricerca Eures e poi riportati dalla testata giornalistica ansa.
Tali dinamiche che coinvolgono le donne hanno raggiunto il proprio apice nel 2020, quando si sono attestati sul 40,6% dei casi censiti, ovvero la percentuale più alta di sempre.
Per quanto riguarda i femminicidi familiari (che negli ultimi 20 anni presentano un’incidenza progressivamente crescente), i dati Eures registrano il valore più elevato proprio nell’ultimo anno (89%), a fronte di una percentuale media del 73,5% (pari a 2.458 femminicidi familiari dal 2000 ad oggi).
La coppia continua a rappresentare il contesto relazionale più a rischio di violenza per le donne, con 1.628 vittime tra le coniugi, partner, amanti o ex partner negli ultimi 20 anni (pari al 66,2% dei femminicidi familiari e al 48,7% del totale delle donne uccise) e 56 negli ultimi 10 mesi (pari al 69,1% dei femminicidi familiari e a ben il 61,5% del totale delle donne uccise).
Gli autori sono nella quasi totalità dei casi uomini (94%), con valori che nel corso dei singoli anni oscillano tra il 90% e il 95%.
I dati Eures riportati integralmente dall’ansa mostrano quindi questo palcoscenico di omicidi e violenze ai danni delle donne.
A tal proposito risuona alla mente sempre più forte il discorso social di Chiara Ferragni sulla violenza sulle donne e sull’essere una donna nel 2020.
Ad un giorno di distanza dalla giornata della violenza sulle donne è doveroso riportare questi dati. Stop alla violenza. Stop al femminicidio.