Napoli, scoperti i furbetti del bonus spesa Covid: oltre 700 multe

Scoperti  a Napoli dalla Finanza i furbetti del bonus spesa Covid: non avevano i requisiti eppure incassavano dichiarando di essere indigenti

Napoli, scoperti i furbetti del bonus spesa Covid (Getty Images)

Un nuovo caso di bonus spesa Covid percepiti illegalmente dopo quello scoperto la settimana scorsa ad Africo. Questa volta tocca alla Guardia di finanza di Napoli che ha sanzionato più di 700 persone. Hanno ricevuto il sostegno economico quando in realtà non avevano le condizioni economiche idonee per richiederlo.

Ufficialmente dichiaravano di essere in condizioni di difficoltà economica e non potevano nemmeno acquistare generi alimentari e altro materiale di prima necessità. In realtà, tra chi riceveva già una pensione, chi era titolare di reddito di cittadinanza e chi incassava altri sostegno al reddito, non potevano rientrare nelle categiriue previste.

In mezzo a loro anche alcuni parenti di di esponenti della criminalità organizzata. In tutto sono state comminate sanzioni amministrative, tutte per indebita percezione di erogazioni pubbliche, pari ad oltre 250mila euro. I trasgressori sono stati segnalati agli Enti Comunali, in modo da avviare il recupero delle somme indebitamente percepite.

A Napoli i furbetti del bonus spesa Covid: gli Isee non mentono

Napoli, la truffa dei bonus Covid: ha indagato la Finanza (Getty Images)

Alcuni esempi dei furbetti del bonus spesa Covid scoperti a Napoli e provincia? Su tutti il caso di una signora della quale non sono state rese note le generalità. Ha ottenuto il bonus dichiarando un Isee di poco inferiore ai 5mila euro. In realtà i finanzieri hanno scoperto che il suo ultimo Isee era pari a 67mila euro e era di oltre 67.000 euro ed è titolare di conti correnti con 325mila euro.

E ancora, titolari di Partita Iva con redduiti superiori alla soglia oppure coniugi che hanno richiesto il bonus per lo stesso nucleo familiare, ma con due domande diverse. Oppure  soggetti che già ricevevano l’assegno di mantenimento dopo la separazione.

Il Comando provinciale di Napoli della Finanza spiega che questi controlli “testimoniano l’impegno nell’azione di contrasto a ogni forma di illecito a danno della spesa pubblica nazionale. Il fine è prevenire e reprimere, soprattutto in un periodo di crisi economica e sociale causata dall’emergenza sanitaria, le fattispecie di indebita percezione delle risorse pubbliche”.

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