Calabria: arrestato Presidente del Consiglio regionale per ‘ndrangheta

Domenico Tallini è stato arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale. Le indagini in Calabria.

 

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Il Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini, di 68 anni, di Forza Italia, è stato arrestato e posto ai domiciliari dai carabinieri.

Il tutto consegue all’accusa pendente su di lui di concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico mafioso. L’indagine che ha portato all’arresto di Tallini riguarda i suoi presunti rapporti con la cosca Grande Aracri della ‘ndrangheta.

Secondo l’accusa, i rapporti di Domenico Tallini con la cosca Grande Aracri avrebbero riguardato la costituzione di una società che avrebbe avuto base a Catanzaro.

Fin qui tutto ancora da chiarificare. Le indagini hanno avuto inizio ed sono emersi particolari molto importanti.

I dettagli.

Tallini e la cosca Grande Aracri: spuntano le elezioni del 2014

indagini dei carabinieri con conseguente arresto from pixabay

Le indagini hanno portato alla luce alcuni dettagli molto singolari nel rapporto fra la cosca e Tallini stesso.

La società infatti sarebbe stata finalizzata alla distribuzione all’ingrosso di prodotti medicinali mediante una rete di punti vendita costituiti da farmacie e parafarmacie (20 in Calabria, due in Puglia e una in Emilia Romagna).

Il Presidente del Consiglio regionale Domenico Tallini avrebbe fornito supporto alla cosca, soprattutto nella fase di avvio del progetto.

Si parlerebbe di un intervento significativo, secondo quanto riferiscono i carabinieri, e che avrebbe portato ad un “dare per ricevere”. Sembra infatti che la cosca Grande Aracri abbia dato il proprio sostegno a Tallini alle elezioni regionali del novembre 2014.

Perché si parla di contributo significativo?

Il contributo di Tallini sarebbe stato significativo e determinante per favorire e accelerare l’iter burocratico inziale per ottenere le necessarie autorizzazioni per la costituzione della società per la distribuzione di medicinali.

Considerando anche questa vicenda, che si aggiunge alla confusione totale per la scelta del commissario alla Sanità ( per ora si parla di un accordo fra Protezione Civile ed Emergy) ed alla morte del Presidente Jole Santelli, la situazione calabrese è a dir poco insostenibile.

L’operazione Farmabusiness e l’arresto di Domenico Tallini: la regione Calabria sconvolta

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carabinieri sul luogo dell’indagine from Adobe Stock

Nella vicenda sono coinvolte, complessivamente, 19 persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda.

L’operazione denominata Farmabusiness ha portato non solo all’arresto del Presidente del Consiglio della regione Calabria ma anche alla luce uno scenario fatto di molteplici accuse.

Per essere più precisi queste persone hanno sulle proprie spalle accuse di stampo diverso.

Sono infatti accusate, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso e scambio elettorale politico-mafioso.

Non solo, le accuse non finiscono qui.

Si parla anche di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori ed infine anche di tentata estorsione, ricettazione e violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

Il provvedimento trae origine da due attività investigative convergenti, sviluppate rispettivamente dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Catanzaro e del Nucleo Investigativo di Crotone.

Le operazioni sono invece state dirette e coordinate dal Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri, dal Procuratore aggiunto, Vincenzo Capomolla e dai sostituti procuratori Paolo Sirleo e Domenico Guarascio.

La nota stampa dei carabinieri ed i dettagli delle indagini

omicidio Lecce
Carabinieri from pixabay

Una nota stampa diffusa dai carabinieri dichiara che le attività investigate  hanno riguardato l’operatività della cosca di ‘ndrangheta Grande Aracri di Cutro nell’area di origine e nel territorio catanzarese.

Lente di ingrandimento sulle attività imprenditoriali con particolare riferimento alle iniziative avviate in quest’ultima provincia mediante il reimpiego di capitali della cosca.

In particolare, gli elementi raccolti nel corso delle indagini hanno permesso di definire i nuovi assetti della cosca Grande Aracri.

Per i carabinieri infatti bisognava comprendere lo schema delle azioni della cosca dopo le operazioni che ne hanno colpito i principali esponenti e lo stesso capo Nicolino Grande Aracri.

“Sono state inoltre documentate la realizzazione e l’operatività da parte degli indagati, attraverso la preliminare intestazione fittizia di beni e utilità” dichiarano.

E’ stato accertato dalle indagini anche quale fosse il ruolo di professionisti ed imprenditori nella realizzazione del programma della cosca con riguardo al perseguimento dei vantaggi economici nei diversi settori imprenditoriali di interesse.

Le indagini hanno consentito di ricostruire anche specifici episodi intimidatori, tanto riconnessi alla realizzazione dell’iniziativa imprenditoriale della cosca, quanto con specifico scopo estorsivo, oltre che la disponibilità di numerose armi” concludono.

I commenti dalle istituzioni e dalla scena politica sul caso di Domenico Tallini

carabinieri piacenza arrestati
auto in sosta dei carabinieri (Fonte: Instagram)

Il primo commento dopo l’arresto è stato quelli di Nicola Morra.

“Vi ricordate le ultime regionali calabresi, a gennaio 2020? Questo signore, attuale Presidente del Consiglio Regionale della Calabria, di Forza Italia, in virtù del Codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia, risultava impresentabile” tuona Nicola Morra, Presidente della commissione parlamentare antimafia.

“A suo avviso – aggiunge-  ero io che mi accanivo contro di lui per una vendetta personale.

“Oggi si trova ai domiciliari. Ma era una vendetta personale” scrive il Presidente della Commissione parlamentare antimafia commentando l’arresto del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Domenico Tallini.

Un altro commento invece giunge dal segretario della Lega, Matteo Salvini che per altri motivi è stato a processo il mese scorso.

Ai microfoni di rtl 102,5 ha infatti lasciato la seguente dichiarazione:

“Ho mandato gli auguri a Gratteri di buon lavoro: persona seria che conosco bene, quando c’è da fare pulizia lui è una garanzia. Tallini mi ha attaccato molte volte. Spero che questa vicenda spinga a fare presto, che scelga un calabrese come commissario. La risposta migliore sarebbe nominare un dottore specchiato e calabrese”.

La vicenda ha sconvolto tutta la comunità calabrese, per molti c’è bisogno di chiarezza e trasparenza, ma anche di giustizia.

Una regione, la Calabria, che in questo periodo risente del peso di dinamiche e problematiche che non ci si aspettava assolutamente di vivere.

Ancora nessun commento ufficiale su questi arresti da parte del Presidente Nino Spirlì

Seguiranno aggiornamenti sulla vicenda.

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