Legge di bilancio 2021, stanziati 38 miliardi. Tutte le misure

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo della legge di bilancio 2021. Pioggia di euro, stanziati 38 miliardi. Previsti incentivi e sgravi per nuove assunzioni. Aiuti anche per il welfare

Il consiglio dei ministri ha approvato il testo della legge di bilancio 2021
Palazzo Chigi (Getty Images)

Arriva il via libera da Palazzo Chigi per il testo della legge di bilancio 2021. Stanziati 38 miliardi complessivi. Il documento dovrà ora passare il Parlamento.

Un pacchetto di interventi che spaziano dalla crisi economica acuita dall’emergenza covid al welfare, passando per lavoro, incentivi alle donne e molto altro ancora. Ecco le principali misure.

38 MILIARDI – A tanto ammonta la cifra complessiva stanziata. Servirà ad aiutare il tessuto sociale e produttivo del Paese, in questo periodo di grande difficoltà economica dovuta al covid e all’applicazione delle misure restrittive per il contenimento del contagio. Le imprese sono sempre più in difficoltà, annaspano: a lanciare l’allarme sono i commercialisti italiani. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha sottolineato che “si tratta di una manovra importante ed ambiziosa che interviene sul presente e sul futuro del Paese e che rafforza la rete di protezione per imprese, famiglie e lavoratori.

LAVORO E WELFARE – Previsti interventi a sostegno di lavoro e welfare. Questo l’annuncio del ministro Catalfo che ha elencato le principali misure. Si spazia dai “500 milioni per le politiche attive” ai “25 milioni per il Fondo caregiver” destinato all’assistenza di anziani e disabili.

INCENTIVI PER ASSUNZIONI E APE SOCIALE – Le aziende che daranno lavoro a giovani under 35 godranno di sgravi al 100%. Lo stesso varrà sia per le imprese che, al Sud, assumeranno donne disoccupate, sia per quelle che, nel resto d’Italia, assumeranno donne disoccupate da almeno 24 mesi. Il pacchetto di misure prevede anche una proroga delle decontribuzioni al 30% per le aziende del Mezzogiorno. Previsto anche il rinnovo per Ape sociale e Opzione donna.

IMPRENDITORIA FEMMINLE E ASSEGNO UNICO – Pioggia di aiuti. Si spazia dall’istituzione dell’assegno unico per le famiglie alla proroga del bonus bebè, per tutti i nati o adottati nel 2021, passando per il congedo paternità di 7 giorni prorogato fino al 2021. La manovra prevede, inoltre, ulteriori stanziamenti per il reddito di cittadinanza. Più sostegno anche per l’imprenditoria femminile.

EMERGENZA COVID, PIU’ AIUTI ALLE IMPRESE – Il testo della legge di bilancio 2021 approvato dal Cdm prevede anche l’istituzione di un fondo di indennizzo per cessazione delle attività commerciali. Tra i settori più colpiti c’è quello della ristorazione, per il quale si può accedere anche ad un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 10mila euro. Altri 4 miliardi, invece, confluiranno in un fondo ad hoc per dare sostegno alle imprese più colpite dalla crisi covid.

STOP AI LICENZIAMENTI E CIG – Il blocco dei licenziamenti è stato prorogato fino a fine marzo. Previsto il rifinanziamento sia della cassa integrazione ordinaria che di quella in deroga. C’è poi la proroga della cig straordinaria per cessata attività per il periodo 2021-2022.

CREDITO DI IMPOSTA AL SUD – E’ prorogato per il biennio 2021-2022, per tutti gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, anche attinenti all’emergenza Covid-19. Lo sgravio varia a seconda del tipo di impresa. E’ del 25% per le imprese con almeno 250 occupati e fatturato annuo di almeno 50 milioni di euro; del 35% per quelle medie, con almeno 50 occupati e fatturato di almeno 10 milioni di euro; del 45%, invece, per le piccole imprese con fatturato al di sotto dei 10 milioni di euro e meno di 50 occupati. A godere del credito d’imposta così concepito saranno: Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna.

La legge di bilancio 2021 c’è ma il Recovery Fund tarda

Ritardi sul Recovery Fund
I sette tagli dell’euro (Getty Images)

Mentre per la legge di bilancio 2021 si corre veloce verso il passaggio in Parlamento, brutte notizie arrivano invece dall’Europa e riguardano il Recovery Fund, in forte ritardo.

Tutta colpa di Polonia e Ungheria che hanno messo il loro veto sia sull’accordo relativo al bilancio Ue 2021-2027, raggiunto la scorsa settimana tra Consiglio e Parlamento Ue, sia all’aumento delle risorse necessarie per finanziare il Recovery Fund.

Ritardi sul Recovery Fund
I simboli dell’Unione europea (Getty Images)

Se la situazione non dovesse cambiare, si avrà un forte ritardo. Si rischia che gli aiuti “anti-crisi” non possano essere elargiti già a inizio 2021. Quindi per l’emergenza covid, almeno per un bel po’, l’Italia dovrà fare tutto da sola.

 

 

 

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