Nel corso del drive-in di protesta, che durerà circa mezz’ora, gli organizzatori faranno scorrere su un maxi-schermo tutte quelle che ritengono le “figuracce”, così come le hanno definite, fatte dalla classe dirigente della Calabria nelle ultime settimane:
“Dall’ex commissario alla sanità Cotticelli che per rimediare alla sua pessima figura ha detto di essere stato drogato, al nuovo Zuccatelli che non crede nell’uso della mascherina”, ha continuato Cristallo. “Noi calabresi siamo stanchi, abbiamo nove Asl commissariate, di cui due per mafia. Abbiamo bisogno che il governo ci aiuti: siamo disperati”. Per risolvere la situazione Cristallo, insieme agli altri organizzatori della protesta Antonio Pintimalli, Barbara Rosanò e Gian Michele Bosco, chiedono al governo di nominare un altro commissario alla sanità: “Gino Strada è quello che ci serve: per la sanità chiediamo equità, uguaglianza e universalità”, conclude.
Intanto la situazione ospedaliera nella regione rimane critica, i pazienti vengono ricoverati in rianimazione per mancanza di posti letto
La Calabria è da giorni al centro delle polemiche dopo che, solo una settimana fa, il commissario Cotticelli, intervistato da Rai3, ha dichiarato di non sapere che avrebbe dovuto preparare un “piano Covid”. Salvo poi, dopo essere stato “sostituito con effetto immediato”, dire che quel giorno “non era lucido”. I problemi però non sono finiti con la sostituzione: il neo nominato al posto di Cotticelli, Zuccatelli è stato contestato per alcune sue frasi di maggio scorso che sminuivano la portata del virus e l’utilizzo delle mascherine.
Per questa motivazione, uno dei nomi evocati insistentemente per un intervento immediato è stato proprio quello di Gino Strada: stando alle indiscrezioni degli ultimi giorni lo ha chiamato anche Giuseppe Conte, ma dopo quel confronto non ci sarebbero state ulteriori evoluzioni.