Sotto i riflettori alcune regioni che rischierebbero in questi giorni di cambiare colore e passare dalla zona gialla a quella arancione a causa del covid.
Il Governo assieme ai tecnici per l’emergenza Covid in Italia potrebbero decidere un repentino cambiamento di fascia per alcune regioni.
Sembra infatti che alcune di esse potrebbero passare dalla zona gialla alla zona arancione o addirittura a quella rossa.
In base al nuovo Dpcm, che ha diviso le regioni in zone di tre colori distinti, il cambiamento di colore comporterà restrizioni più severe per la popolazione che possono essere ad esempio il divieto di spostamento fra comuni, ulteriori attività chiuse e non solo.
Dopo una prima valutazione del rischio, spetterà al Comitato Tecnico Scientifico, in comunicazione al Governo, decidere per l’inasprimento delle limitazioni anti Covid in alcuni territori, applicando criteri scientifici oggettivi.
Riflettori puntati sui dati mancanti al cts e sui numeri dei contagi
L’ordinanza con la quale il ministro della Salute, Roberto Speranza, deve collocare le varie regioni nelle tre differenti fasce di rischio Covid in base alle quali si decide il lockdown, dipende dai calcoli complessi della Cabina di regia fatti però sui flussi di dati dai territori.
Secondo quanto riportato, sembra infatti che l’altro ieri verso le 15 del pomeriggio gli esperti del Comitato tecnico scientifico si sono riuniti per esaminare il report della cabina di regia con le valutazioni dei 21 indicatori delle regioni.
Erano attesi per venerdì scorso, eppure dopo pochi minuti è arrivata la notizia che i dati erano incompleti e quindi non si è potuto procedere con i lavori.
Anche per questa mancanza di comunicazione ed informazione sono scattate le indagini della procura siccome non c’è una evidente corrispondenza tra ciò che raccontano i numeri ufficiali e le immagini che giungono da molti ospedali, visti anche i dati dei contagi.
Per quanto riguarda i nuovi contagi la cifra resta saldamente sopra i 30 mila casi. Più nel dettaglio: 32.616 contagi su 200.971 tamponi. In Lombardia (6.318) e in Campania (4.601) l’incremento più alto. I decessi notificati ieri sono stati 331
In primis la procura di Genova in Liguria, poi anche quella di Napoli hanno aperto un fascicolo sui posti letto disponibili (in Campania) e sulla trasparenza dei dati comunicati al Ministero.
Numeri elevati ed il rischio lockdown nelle varie regioni per ora gialle
Resta inoltre un rischio oggettivo quello del passaggio della Campania, Liguria ed anche altre regioni dalla zona gialla a quella arancione od addirittura rossa.
I riflettori sono puntati su Campania e Liguria, che potrebbero presto diventare regioni arancioni insieme a Puglia o Sicilia, o addirittura raggiungere Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta in fascia rossa.
In questo caso viene applicato il regime di lockdown soft.
In Campania infatti i numeri che sintetizzano i 21 indicatori (posti letto occupati, tracciamento, tempi per eseguire i tamponi, indice di trasmissione, incidenza dei positivi in base alla popolazione) la settimana scorsa sono valsi la collocazione nella fascia gialla, dunque con il rischio più basso, ma le testimonianze dagli ospedali napoletani descrivono una situazione fuori controllo e in molti si aspettano che in Campania scatti la “fascia rossa”.
“Solo un lockdown può impedire alla gente di uscire” dichiara il sindaco di Napoli Luigi De Magistris..
Abruzzo e Umbria vedono invece ogni giorno il riempirsi gli ospedali. L’Umbria, in particolare, ha una percentuale di utilizzo delle terapie intensive per pazienti Covid al 55 per cento. Entrambe le regioni sono in fascia gialla, con limitazioni blande. Esiste la possibilità che passino in zona arancione.
Nel Lazio invece l’Rt è sceso a 1,3 per cui risulta possibile la conferma in “fascia gialla”. Altre regioni che invece potrebbero passare a una fascia con livello di rischio più alto (da giallo ad arancione) sono anche la Liguria e la Toscana, restano sotto osservazione anche Emilia-Romagna e Veneto.
Seguiranno aggiornamenti.
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