Cosa cambia negli USA (e nel mondo) se Joe Biden vince le elezioni?

Cosa cambierà in America se Joe Biden vince le elezioni presidenziali del 2020. Oltre agli importanti cambiamenti per i cittadini americani, la possibile presidenza di Biden porterà anche una rivoluzione nei rapporti internazionali degli Stati Uniti.

Joe Biden
Joe Biden (Instagram)

È stato per ben otto anni il vicepresidente di Barack Obama, che lo ha definito in più di un’occasione il suo migliore amico e un fratello maggiore.

Alla fine della sua presidenza, Barack Obama ha deciso di insignire Joe Biden con la Medaglia Presidenziale della Libertà, la massima onorificenza che si possa concedere a un cittadino americano che non faccia parte delle forze armate.

Tra coloro che sostengono il partito democratico americano molti hanno pensato che Joe Biden fosse l’uomo più di destra dello schieramento democratico, cioè il politico con una forma di pensiero più vicina a quella di Trump.

Dalla parte opposta c’era il vecchio Bernie Sanders, un senatore di chiare e profonde simpatie socialiste. Una figura troppo differente da Trump per arrivare a battere l’attuale presidente sul suo stesso terreno.

A dimostrazione che gli americani abbiano apprezzato la figura di Biden e che quest’ultimo aveva tutte le carte in regola per sfidare Trump sono arrivati i primi risultati elettorali che vedono Biden combattere in un feroce testa a testa con il Presidente attualmente in carica.

Ma cosa cambierà per i cittadini degli Stati Uniti nel momento in cui la Presidenza dovesse passare dai Repubblicani di Trump ai Democratici di Biden?

La politica internazionale degli Usa secondo Joe Biden

Joe Biden presidente
Joe Biden (Instagram)

Sulla scena mondiale gli Stati Uniti hanno rinunciato al loro ruolo storico negli ultimi 4 anni. Questo fatto deriva dalla Convinzione di Trump che la NATO sia solo un’organizzazione ormai vecchia e inefficace, troppo costosa addirittura da tenere in piedi per i benefici che assicura alla politica mondiale.

Per questo motivo gli Stati Uniti nel corso dell’ultimo mandato presidenziale hanno appoggiato i regimi illiberali del mondo, come quello della Russia di Putin e della Korea del Nord del dittatore Kim Jong – un.

Joe Biden crede invece che gli Stati Uniti debbano recuperare il loro ruolo di leader del “mondo libero” Occidentale e che debbano prendere le distanze da Putin, Boris Johnson (il quale ha recentemente dichiarato il secondo lockdown nel Regno Unito), Viktor Orban, leader antieuropeista dell’Ungheria e Kim Jong – un.

Naturalmente l’Unione Europea sarà l’entità politica che più di altre beneficerà del riavvicinamento degli Stati Uniti nel momento in cui Biden dovesse entrare alla Casa Bianca, quindi anche in Europa si aspetta con trepidazione di sapere quale sia il risultato del voto espresso dai cittadini statunitensi.

Gli attriti politici con la Cina invece rimarranno con ogni probabilità irrisolti e continueranno anche con un’eventuale presidenza di Biden, che però potrebbe voler contrattare con il rivale cinese in merito a tematiche fondamentali per la politica mondiale, come la gestione del Coronavirus e del cambiamento climatico.

Cosa cambia negli USA se vince Biden?

Donald Trump twitter
Photo by Alex Wong/Getty Images

Biden è stato il vicepresidente bianco del primo Presidente Americano nero. Solo questo basta a dare l’idea dell’enorme appoggio che la popolazione nera d’America sta dando alla candidatura di Joe Biden.

Le rivolte e i disordini di piazza scoppiati all’indomani della morte di George Floyd potrebbero trovare finalmente nella Casa Bianca qualcuno disposto ad ascoltare la voce dei neri d’America e cambiare davvero le cose.

 

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Una delle prime mosse che probabilmente saranno messe in atto da un eventuale governo di Joe Biden sarà quella di riempire i seggi vacanti all’interno di importantissimi organi politici americani che, per tutto il mandato di Trump o per buona parte di esso sono rimasti vacanti a causa di scandali, litigi, decisioni mai prese. Questo consentirà agli Americani di contare su uno stato più solido, con un organico completo e non “azzoppato” dalle mancanze del governo attuale.

Tra i cambiamenti più radicali si dovrà sicuramente considerare il cambio di registro nella comunicazione ufficiale tra la Casa Bianca e il resto del mondo. Trump ha fatto di un linguaggio violento e arrogante il suo marchio di fabbrica, spesso arrivando a essere offensivo con i suoi interlocutori.

Joe Biden ha affermato di voler promuovere “il decoro, l’armonia e l’empatia” non soltanto a livello politico ma anche attraverso le modalità di comunicazione ufficiale.

Per quanto riguarda invece l’emergenza Coronavirus, Biden continuerà il lavoro di Obama, sforzandosi di creare un sistema sanitario più inclusivo, in grado di curare tutti i cittadini americani e non soltanto coloro che si possono permettere un’assicurazione sanitaria.

Inoltre, Biden agirà contro i No – Mask, che in America rappresentano una fetta molto ampia dell’opinione pubblica e che, in passato, hanno goduto anche del sostegno (indiretto) di Donald Trump. Una delle prime misure che Biden ha affermato di voler prendere è quella di rendere obbligatorio l’uso della mascherina su tutto il territorio degli Stati Uniti (oggi non è così). Inoltre il candidato repubblicano ha affermato di voler lavorare per incrementare la produzione di mascherine e di vaccini, che si spera di poter distribuire il più velocemente possibile.

Per quanto riguarda il problema immigrazione, Biden ha affermato di voler smantellare qualsiasi progetto di “interventi invasivi” (come la costruzione del famoso muro) ai confini con il Messico. Inoltre saranno stanziati più fondi per affrontare i problemi degli immigrati regolari negli States.

 

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In merito al cambiamento climatico, che per Donald Trump è sempre stato un argomento di scarsa importanza e ancor più scarso interesse, Biden ha assicurato che se vince, si impegnerà a ridurre le emissioni inquinanti promuovendo l’utilizzo di veicoli elettrici al posto di quelli a benzina.

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