Sciopero nazionale del settore taxi: “Non abbiamo soldi per carburante”

Lo sciopero nazionale del settore taxi si sta svolgendo oggi 6 Novembre. I tassisti lamentano di non aver più soldi nemmeno per carburante.

Taxi, cambiano i metodi di pagamento con il COVID-19 (Getty Images)
Taxi, cambiano i metodi di pagamento con il COVID-19 (Getty Images)

La pressione economica sulla nostra nazione è ormai più che evidente.

Una crisi economica la si sta già vivendo in pieno.

Sin dalle fasi iniziali del lockdown di mesi fa, a causa di tutte le restrizioni, moltissimi sono stati i settori colpiti.

Fra questi, quello dei tassisti.

I conducenti dei taxi si sono ritrovati alle 10 davanti al ministero delle Finanze in via XX Settembre.

Manifesteranno inoltre anche al ministero dei Trasporti.

Non solo, la protesta non sarà solo nei pressi delle sedi dei due ministeri. Ci saranno infatti altrettante manifestazioni di protesta in molte città italiane. 

I tassisti esporranno uno striscione alla stazione Termini con la scritta: “Oggi sciopero taxi. Ci scusiamo con l’utenza ma non abbiamo più nemmeno i soldi per il carburante”.

Durissime le dichiarazioni del responsabile Ugl taxi.

Vediamo in dettaglio.

Sciopero tassisti: cosa chiedono e la polemica

Taxi, nuovo metodo di pagamento online (Getty Images)
Taxi, nuovo metodo di pagamento online (Getty Images)

Lo sciopero fa seguito all’iniziativa dei tassisti del napoletano presso piazza del Plebiscito.

“Siamo costretti a fermarci perché non abbiamo neanche più i soldi per il carburante” spiega, secondo quanto riportato dall’ansa, Alessandro Genovese, responsabile Ugl taxi.

Abbiamo trasportato per mesi medici e pazienti, abbiamo adeguato le nostre auto con paratie per il covid – dichiara Genovese –  ci siamo comprati mascherine, guanti e gel a spese nostre dandole spesso anche agli utenti sprovvisti, ma ad oggi gli aiuti che ci sono arrivati sono davvero minimi”.

“E in più lo Stato continua a chiederci di pagare le tasse. Così non si riesce ad andare avanti” conclude.

Non solo, i sindacati sottolineano che dopo otto mesi “oggi siamo in ginocchio” e c’è la necessità che anche agli operatori del comparto taxi venga riconosciuto un giusto ristoro di natura economica.

I sindacati chiedono forme di incentivazione all’uso del servizio taxi, esattamente come avviene per molte altre categorie di lavoratori grazie al decreto Ristori appena varato e di cui il Presidente Conte aveva discusso durante la conferenza stampa..

In un Paese nel quale si ha necessità di potenziare l’offerta di trasporto pubblico, non si possono tenere ferme le nostre vetture mentre i tradizionali mezzi di trasporto sono sovraccarichi di passeggeri, con le negative conseguenze sanitarie che ciò comporta” spiegano i sindacati.

Ma qual è la richiesta che proviene dai sindacati dei tassisti?

I tassisti chiedono che vengano stanziati fondi da utilizzare per erogare dei voucher per taxi, da far utilizzare a particolari fasce d’utenza.

I sindacati in questo caso si rivolgono a disabili, malati cronici, anziani, studenti e personale medico infermieristico, per facilitarne in sicurezza gli spostamenti.

Occorre infine concludere l’iter normativo previsto dalla legge 12/2019 con l’approvazione dei decreti necessari a disciplinare l’uso delle piattaforme di intermediazione tecnologica e a contrastare il problema degli abusivi.

Per alcune categorie è inoltre già possibile richiedere il rimborso del 50% della corsa.

I tassisti, che hanno dovuto aggiornarsi durante la pandemia, adesso chiedono aiuto.

Il tutto inizia dalle strade romane che proprio in questo periodo sono sottoposte ad un piano di lavori infrastrutturali di cui la sindaca Virginia Raggi, da poco coinvolta nel funerale di Gigi Proietti, aveva parlato tramite social.

Come verrà gestita la protesta dei tassisti?

 

 

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Il Piano Sanpietrini iniziato nei mesi scorsi sta dando un volto nuovo a due luoghi simbolo della città. Piazza Venezia e via IV Novembre diventeranno più sicure per auto e scooter che ogni giorno le percorrono per raggiungere il centro storico. I lavori in via IV Novembre sono in corso. Il cantiere, attualmente, sta andando avanti in Largo Magnanapoli dove i sanpietrini vengono riqualificati e riposizionati sulla sede stradale. In parallelo alle attività di scavo, il Dipartimento Lavori Pubblici si sta occupando degli impianti delle società dei pubblici servizi nel sottosuolo e di quelli semaforici. Questa è un’attività che richiede una particolare accuratezza ed il tempo necessario per completarla in sicurezza. Già è stato potenziato il sistema di raccolta delle acque piovane con la sostituzione e l’installazione di nuove caditoie laddove erano state danneggiate. A breve è prevista, anche, la sostituzione dei tombini da parte di ACEA prima della stesa del nuovo manto stradale. In via Cesare Battisti stiamo realizzando un attraversamento pedonale “green”, costituito da sanpietrini e travertino trattato in un modo specifico per ricreare la forma e le proprietà specifiche del selciato. Si tratta di una delle prime sperimentazioni che abbiamo realizzato nella città senza la vernice, in un’ottica di rispetto ambientale e che consentirà un risparmio sulla futura manutenzione della segnaletica. Abbiamo riqualificato, inoltre, i percorsi Loges in prossimità di questo attraversamento pedonale installando dei sensori in grado di interagire con nuovi dispositivi tecnologici per persone non vedenti e ipovedenti e fornire loro indicazioni sulla corretta posizione e sulla strada da seguire. Il Piano Sanpietrini non riguarda solo la semplice manutenzione, ma offre spunti e indicazioni nuove su come trattare la pietra simbolo di Roma adeguando gli interventi alle mutate esigenze della città nel corso del tempo in termini di viabilità.

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