Decreto Ristori, il Premier Conte agli esercenti: “No complotti ma necessità”

Il Premier Conte è intervenuto al Food Festival Show del Corriere della Sera per parlare ai ristoratori e ai commercianti. Qualche rassicurazione in più dal Presidente del Consiglio sul Decreto Ristori. Le parole del capo del Governo supportate anche dal Ministro Speranza che parla di “necessità” per la salvaguardia del Paese.

Il Premier Giuseppe Conte sul Decreto Ristori (Getty Images)
Il Premier Giuseppe Conte sul Decreto Ristori (Getty Images)

“Il virus corre e non è possibile rimanere indifferenti”, così il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha iniziato il collegamento al Food Festival Show del Corriere della Sera. L’intervento del Premier all’evento culinario assume un’importanza rilevante dal momento in cui gli esercenti della ristorazione sono sul piede di guerra e chiedono maggiori tutele in questa condizione piuttosto complicata in cui non solo il nostro Paese verte.

Il Premier a tal proposito è stato molto chiaro: “Oggi entrano in vigore le misure del Decreto Ristori bis”. L’obiettivo – ribadisce il Presidente Conte rispondendo allo Chef Bottura – è non lasciare indietro chi è stato penalizzato da questa ulteriore chiusura forzata: “Come avrete visto ci siamo resi conti che i ristori messi in campo erano modesti e li abbiamo raddoppiati, moltiplicati. Non c’è una questione politica contro la ristorazione e il commercio, questa stretta è una necessità che speriamo porti a qualche soluzione in breve”.

Decreto Ristori, Conte sicuro: “Arriveranno maggiori tutele”

Conte fa il punto sul Decreto Ristori (Getty Images)
Conte fa il punto sul Decreto Ristori (Getty Images)

C’è sempre la questione contagi da tenere sotto controllo: “Non c’è altra strada per arginare la curva – fa eco il Ministro Speranza – precauzioni obbligate e necessarie. Tuttavia permane l’eventualità che la differente conformazione del Paese possa modificarsi da qui a qualche settimana: per intenderci, le attuali zone arancioni (relativamente al rischio contagio) potrebbero diventare rosse o gialle a seconda della situazione epidemiologica.

Le misure cambieranno di seguito alle modifiche dei rischi relativi al virus. Appena si registrerà un accenno di contenimento, sarà aperto un nuovo tavolo di confronto con le Regioni per capire che tipo di approccio usare. Conte e Speranza sono sibillini: “Nessuno vuole penalizzare alcuna categoria sociale”. Il loro intento è chiaro: bisogna capire se gli esercenti, fra commercianti e ristoratori, possano davvero farsi bastare delle semplici rassicurazioni. Il sentore è quello di avere a che fare con persone, lavoratori, perennemente in attesa: il Decreto Ristori bis dovrebbe diminuire incertezza e scetticismo, ma la strada sembra essere ancora in salita.

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