Secondo il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, quella del governo sarebbe stata una scelta scriteriata.
La scelta del Governo Conte di inserire la Sicilia nella zona arancione è stata “scriteriata”, “mi auguro che si sia trattato di una svista”. Musumeci, il presidente della regione Sicilia rincara la dose sul nuovo DPCM sul suo dissenso anche in un’intervista all’Adnkronos.
E se da un lato De Luca vuole più tutela per la sua regione, dall’altra Musumeci si interroga sul perché la sua è stata dichiarata arancione e non gialla.
“Spero in una svista, in un errore di valutazione del Comitato Tecnico Scientifico. Sembra di essere su ‘Scherzi a parte’. Leggiamo insieme le parole del governatore della Sicilia.
Musumeci su Twitter: Sicilia zona arancione? “Scelta assurda e insensata”.
“Scelta assurda e insensata”, aveva esordito sul suo profilo social. Oggi ha rincarato la dose in diretta con il programma di Raiuno “Oggi è un altro giorno“, condotto da Serena Bortone: “Sembra di essere su ‘Scherzi a parte’“.
“Anche un bambino, se mette a confronto i dati della Sicilia con quelli di altre 6-7 regioni – ha aggiunto Musumeci – si rende conto che si tratta di una grave sbavatura. Non protesto, la mia è amarezza. Questa decisione affrettata e superficiale incoraggia chi vuole andare in piazza».
La scelta del governo nazionale di relegare la #Sicilia a “zona arancione” appare assurda e irragionevole. […] https://t.co/8ly5Y1WvIq#Italia #governoMusumeci #Coronavirus #CoronavirusSicilia #CoronavirusItalia #Covid19 #Covid19Italia #salute #economia @robersperanza pic.twitter.com/f8nplitYG9
— Nello Musumeci (@Musumeci_Staff) November 4, 2020
Durante l’intervista Musumeci ha continuato: “Per carità sono felice per il Lazio la Toscana o la Campania – esprime – ma mi chiedo perché loro sono gialli e noi arancioni? L’ho chiesto anche al ministro della Salute Speranza, quando mi ha telefonato per comunicarmi, e non per concordare, la scelta adottata”.
Poi continua: “Noi non siamo assolutamente in sofferenza. Abbiamo solo 148 posti occupati in terapia intensiva con una disponibilità di 400 posti, abbiamo il 60 per cento di posti liberi per i positivi che necessitano di un ricovero. Non abbiamo avuto bisogno di convertire tutti gli ospedali nell’isola consentendo quindi la normalità per le altre patologie (qui per leggere i dati di oggi sui positivi nella regione). Stiamo eseguendo centinaia di migliaia di tamponi rapidi e abbiamo reclutato 3.000 operatori. E a fronte di tutto questo, a Roma, si decide in maniera scriteriata. Voglio davvero augurarmi che sia una svista”.
Alla domanda: perché la Sicilia è zona arancione? Nello Musumeci risponde: “Anche noi ci chiediamo perché la Sicilia è arancione è una domanda che sorge spontanea quando si mettono a confronto i dati della nostra regione con quelli di almeno altre 4 o 5 regioni della penisola rimaste, ben per loro, zone gialle”.
Facendo un chiaro riferimento a regioni come il Lazio, Campania e Emilia-Romagna che secondo i dati contano una curva di contagi più elevato.
Musumeci: “Io ho il dovere di pensare che si sia trattato di una lettura svogliata e distratta del dato epidemiologico”.
“I Siciliani sanno di avere un presidente di cui possono fidarsi, continua Nello Musumeci, e un governo di cui possono fidarsi, lo hanno già sperimentato nel recente passato . Stiamo operando con un sistema sanitario che per 20 anni ha subito tagli e restrizioni, al punto che oggi in Sicilia, come nel resto d’italia, c’è una paurosa carenza di medici specialisti e di infermieri.
Ci siamo divertiti nel passato con il numero chiuso in medicina con i dimezzamenti delle specializzazioni, con la programmazione ospedaliera fatta al centesimo dell’euro e oggi l’Italia tutta ne paga le conseguenze”.
La scelta del governo nazionale di relegare la #Sicilia a “zona arancione” appare assurda e irragionevole. L’ho detto e…
Pubblicato da Nello Musumeci su Mercoledì 4 novembre 2020