Nuovo DPCM, Musumeci: “Sicilia zona arancione? Siamo su Scherzi a Parte”

Secondo il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, quella del governo sarebbe stata una scelta scriteriata.

Nello Musumeci presidente della Regione Sicilia polemizza sull'ultimo dpcm di Conte
Nello Musumeci, Presidente della Regione Sicilia (Getty Images)

La scelta del Governo Conte di inserire la Sicilia nella zona arancione è stata “scriteriata”, “mi auguro che si sia trattato di una svista”. Musumeci, il presidente della regione Sicilia rincara la dose sul nuovo DPCM sul suo dissenso anche in un’intervista all’Adnkronos.

E se da un lato De Luca vuole più tutela per la sua regione, dall’altra Musumeci si interroga sul perché la sua è stata dichiarata arancione e non gialla.

“Spero in una svista, in un errore di valutazione del Comitato Tecnico Scientifico. Sembra di essere su ‘Scherzi a parte’. Leggiamo insieme le parole del governatore della Sicilia.

Musumeci su Twitter: Sicilia zona arancione? “Scelta assurda e insensata”.

nello musumeci
Nello Musumeci (Getty Images)

“Scelta assurda e insensata”, aveva esordito sul suo profilo social. Oggi ha rincarato la dose in diretta  con il programma di Raiuno “Oggi è un altro giorno“, condotto da Serena Bortone: “Sembra di essere su ‘Scherzi a parte’“.

“Anche un bambino, se mette a confronto i dati della Sicilia con quelli di altre 6-7 regioni – ha aggiunto Musumeci – si rende conto che si tratta di una grave sbavatura. Non protesto, la mia è amarezza. Questa decisione affrettata e superficiale incoraggia chi vuole andare in piazza».

Durante l’intervista Musumeci ha continuato: “Per carità sono felice per il Lazio la Toscana o la Campania – esprime – ma mi chiedo perché loro sono gialli e noi arancioni? L’ho chiesto anche al ministro della Salute Speranza, quando mi ha telefonato per comunicarmi, e non per concordare, la scelta adottata”.

Poi continua: “Noi non siamo assolutamente in sofferenza. Abbiamo solo 148 posti occupati in terapia intensiva con una disponibilità di 400 posti, abbiamo il 60 per cento di posti liberi per i positivi che necessitano di un ricovero. Non abbiamo avuto bisogno di convertire tutti gli ospedali nell’isola consentendo quindi la normalità per le altre patologie (qui per leggere i dati di oggi sui positivi nella regione). Stiamo eseguendo centinaia di migliaia di tamponi rapidi e abbiamo reclutato 3.000 operatori. E a fronte di tutto questo, a Roma, si decide in maniera scriteriata. Voglio davvero augurarmi che sia una svista”.

Musumeci: “Io ho il dovere di pensare che si sia trattato di una lettura svogliata e distratta del dato epidemiologico”.

 

test rapido coronavirus
misurazione della febbre (fonte: Pexels)

“I Siciliani sanno di avere un presidente di cui possono fidarsi, continua Nello Musumeci, e un governo di cui possono fidarsi, lo hanno già sperimentato nel recente passato . Stiamo operando con un sistema sanitario che per 20 anni ha subito tagli e restrizioni, al punto che oggi in Sicilia, come nel resto d’italia, c’è una paurosa carenza di medici specialisti e di infermieri.

Ci siamo divertiti nel passato con il numero chiuso in medicina con i dimezzamenti delle specializzazioni, con la programmazione ospedaliera fatta al centesimo dell’euro e oggi l’Italia tutta ne paga le conseguenze”.

La scelta del governo nazionale di relegare la #Sicilia a “zona arancione” appare assurda e irragionevole. L’ho detto e…

Pubblicato da Nello Musumeci su Mercoledì 4 novembre 2020

 

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