Il cestino della rabbia è un valido strumento per gestire l’emotività dei bambini che può tornare molto utile anche ai genitori.
Educare il bambino alle emozioni è un’impresa che investe tutti i genitori ma anche gli insegnanti o chi si occupa dei piccoli. Si tratta di un’impresa non facile che richiede un certo impegno e che va saputa gestire dagli adulti.
I bambini infatti non nascono emotivamente competenti e devono essere alfabetizzati in questo senso. Non riescono a gestire le loro emozioni, semplicemente perché non le conoscono. A tal proposito vi avevamo già spiegato alcune strategie.
In questo senso può essere un valido aiuto anche per i genitori il cestino della rabbia. Uno strumento da realizzare insieme ai propri figli per aiutarli a imparare a gestire la loro emotività. Scopriamo di più.
Cos’è il cestino della rabbia
Tra le varie emozioni che bambini vivono spesso c’è quella della rabbia. Questo accade a causa delle frustrazioni di cui spesso sono vittime. Da un lato perché vorrebbero fare alcune cose ma ancora non ci riescono, dall’altro perché gli sono precluse.
Il compito dei genitori o degli educatori non è quello di reprimere tale stato d’animo ma di aiutare il piccolo ad incanalarlo nel modo giusto e attraverso l’ausilio, se necessario, anche di alcuni strumenti, proprio come il cestino in questione o lo spruzza-calma.
Il cestino della rabbia dunque diventa uno strumento maieutico, teso a far partecipare attivamente il soggetto per esternare il sentimento negativo e direzionarlo verso un obiettivo così da poterlo gestire più facilmente.
Questo strumento offre al bambino un luogo e un tempo dove poter far convergere le sue emozioni così da riuscire a metabolizzare. In questo modo interiorizzerà la sua rabbia, capirà com’è fatta, dandogli una collocazione.
Come costruire il cestino della rabbia
Costruire il cestino diventa così un rituale simbolico dove i bambini possono collocare le loro emozioni negative. Il piccolo dovrà sentirlo suo e quindi è bene che lo possa personalizzare come meglio crede.
Prima di realizzarlo la mamma potrà introdurlo raccontando una breve storia o una favola dove si fa riferimento alla rabbia in modo da far familiarizzare il bambino con l’argomento.
Questo strumento potrà essere proposto ai bambini già dai 2-3 anni e per realizzarlo basterà usare anche del materiale di riciclo come una vecchia scatola di cartone, o di plastica. Un contenitore qualsiasi insomma che poi il bambino potrà personalizzare con disegni, stickers, o altro in base alla sua fantasia e creatività.
Una volta costruito il cestino si deciderà insieme in quale angolo della casa posizionarlo in modo che quando il piccolo sentirà arrivare quel sentimento negativo che è la rabbia andrà a prenderlo e potrà urlarci dentro ad esempio o potrà metterci l’oggetto, che lo ha fatto arrabbiare. Inoltre, potrà realizzare un disegno che raffigura la sua rabbia e inserirlo anch’esso nel cestino.
Una volta che la rabbia è stata inserita nel cestino si chiuderà e si metterà al suo posto. Trascorso un po’ di tempo si potrà riprendere e aprirlo insieme per vedere il contenuto. In questo modo potranno riutilizzare i giocattoli che avevano messo dentro o guardare i disegni della rabbia. In questo modo la rabbia si dissiperà e volerà via.