Il Governo sta valutando l’ipotesi di una seconda chiusura, ma nonostante questo ci sono ancora determinante raccomandazioni che non sempre vengono recepite correttamente dalla popolazione. Numerose le campagne di comunicazione per invitare la collettività a una maggiore collaborazione.

Il Governo continua a vagliare diverse ipotesi, non ultima quella di un secondo lockdown (o generalizzato o focalizzato su alcune regioni), per arginare la curva dei contagi e riportare il COVID-19 e la sua incidenza entro un livello accettabile. Alla luce dei recenti 31mila casi raggiunti in Italia, le autorità competenti hanno chiesto a gran voce più responsabilità da parte dei cittadini.
In tal senso vanno interpretate anche le iniziative di Fedez e la Ferragni per sensibilizzare i giovani sull’utilizzo della mascherina e del distanziamento sociale, la stessa cosa ha fatto Zlatan Ibrahimovic – lui che il COVID-19 l’ha avuto – per stimolare gli appassionati di calcio e non solo a rispettare le regole. Questo perché, sul territorio nazionale, evidentemente ci sono ancora degli aspetti non chiari.
Mascherina e distanziamento: gli errori più comuni e le campagne pubblicitarie per evitarlo

Si spiega maggiormente, quindi, anche la campagna del Ministero della Salute dal titolo: “Questa non è una sciarpa”, comparsa su tutti i canali social ufficiali della sede ministeriale. È stato notato, infatti, che nonostante i decreti e le raccomandazioni, ancora molte persone sembrerebbero essere reticenti alle disposizioni governative: complici anche determinati comizi e manifestazioni negazioniste che si sono tenute in diverse piazze italiane.
Nel 2020, per veicolare un messaggio importante, #Conte si affida ai #Ferragnez e la Regione Lombardia a #Ibrahimovic.
E davvero non c’è niente di male. pic.twitter.com/ThmE5eQK2W
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) October 29, 2020
Nonostante questo, però, la politica e la scienza non mollano: proseguono a divulgare il messaggio di attenzione e rispetto delle regole con propri mezzi e le relative possibilità. “Un Paese, se è grande una volta, deve rimanerlo sempre”, ha ribadito il Premier Conte nel suo ultimo discorso alla Nazione. Il sentore è quello di avere a che fare con costanti frizioni fra la politica e la società civile.
Misure preventive, le raccomandazioni dei virologi: “Tutti devono collaborare”
A maggior ragione, i virologi stanno cercando a più riprese di indirizzare i messaggi nella giusta direzione. Il problema non è generazionale, perché certe reticenze comportamentali persistono a prescindere dall’età: rimane una questione di consapevolezza. Quindi, in attesa di ulteriori sviluppi sul piano istituzionale, viene chiesta da più parti maggior cooperazione. “Serve la collaborazione di tutti”, è il nuovo mantra. Non resta che sperare di avere presto un buon riscontro dalla collettività.
La mascherina non è una sciarpa 🧣, ci protegge da #covid19 solo se la usiamo nel modo giusto 😷.
Combattiamo il virus insieme. È importante per la salute di tutti noi. #ioindossolamascherina
Informati qui https://t.co/6OZ3JkJbih pic.twitter.com/OxF9wqkF8T
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) October 28, 2020