Tonsillite: cos’è, cause, sintomi, prevenzione e trattamenti

Con l’arrivo dell’autunno tornano i primi malanni di stagione. Fra questi la tonsillite. Scopriamo cos’è, le cause, i sintomi come prevenirla e i trattamenti.

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Mal di gola (Adobe Stock)

La tonsillite è una malattia infiammatoria a carico delle tonsille palatine, piccole ghiandole linfatiche presenti nella gola da entrambe le parti. Dalla forma di due piccole mandorle, questi organi linfoghiandolari, sono situati nel punto di passaggio tra bocca e faringe.

In genere la tonsillite è una patologia che colpisce di più i bambini ma può attaccare anche gli adulti. Le cause possono essere virali o batteriche.

Scopriamo allora nello specifico cos’è la tonsillite, quali sono le cause, i sintomi, come prevenirla e le cure da fare. 

La tonsillite: cos’è e chi colpisce

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Medico controlla gola (Adobe Stock)

Con l’arrivo dei primi freddi tornano anche i malanni tipici di stagione e quest’anno a causa del Covid-19 occorrerà prestare ancora più attenzione a raffreddori e mal di gola, per non confonderli con il tanto temuto Coronavirus.

Tra i vari malanni tipici di questo periodo oltre al raffreddore che si può curare anche con alcuni rimedi naturali, troviamo il mal di gola che spesso è causato dalla tonsillite.

In genere, la tonsillite colpisce di più i bambini in età pediatrica, specie nelle stagioni fredde e quando frequentano le comunità come asili e scuole.

Le tonsille quando sono colpite da un’infezione svolgono il ruolo di barriera bloccandola così da non permettere di espandersi nel resto del corpo. Nei bambini infatti sono molto importanti proprio perché li aiutano a combattere i microrganismi. Crescendo però perdono d’importanza e pian piano si atrofizzano.

La cause e i sintomi della tonsillite

tonsillite
Mal di gola Fonte: IstockPhotos

La tonsillite è comunemente causata da una infezione virale, meno frequentemente da una infezione batterica. Il dolore in genere investe la gola ma può colpire anche l’orecchio. I virus più comunemente responsabili dell’infiammazione sono gli Adenovirus e i Rhinovirus.

Tra i batteri invece troviamo gli streptococchi, il più frequente è lo Streptococco beta emolitico di gruppo A che può portare a complicazioni a carico di altri organi come cuore, reni e il reumatismo articolare. Inoltre, in questo caso può essere associata anche alla faringite.

Tra i sintomi più frequenti troviamo:

  • il mal di gola e il dolore alla deglutizione
  • tonsille gonfie, rosse e doloranti
  • placche
  • tosse
  • febbre oltre 38°C
  • ingrossamento dei linfonodi
  • malessere generale
  • dolore all’orecchio
  • alito cattivo

Come prevenire e i trattamenti per la tonsillite

Lavare spesso le mani
Lavare le mani Fonte: Istock Photo

Per prevenire la tonsillite basta seguire semplici regole igieniche. Ad esempio lavare le mani spesso e coprire naso e bocca con una sciarpa quando fa molto freddo. Oltre a questo possiamo controllare la dieta e introdurre cibi ricchi di vitamina C.

Visto che la malattia si diffonde per via aerea quando è in fase acuta si dovrebbe evitare di frequentare luoghi chiusi e affollati per non contagiare gli altri. Usare poi un fazzoletto per starnutire e tossire e poi smaltirlo correttamente.

Inoltre, si può contrarre anche toccando superfici infette, contaminate dalle ‘droplets’, ovvero le goccioline di saliva che circolano nell’aria e che possono posarsi sugli oggetti.

In passato spesso di praticava la rimozione delle tonsille. Oggi vengono rimosse solo se il paziente tende ad ammalarsi spesso e se accusa disturbi invalidanti.

Il trattamento in caso di tonsillite dipende dalla causa per cui si è verificata l’infezione. Se è virale in genere guarisce da sola nell’arco di una settimana, dieci giorni. In genere viene somministrato del paracetamolo per attenuare la febbre e il dolore. Se però la fbbre persiste oltre tre giorni occorre far valutare la cosa da uno specialista, in particolare un otorinolaringoiatra. Il medico potrebbe somministrare in alcuni casi farmaci antinfiammatori come acetilsalicilico e ibuprofene. Se l’infezione è invece batterica è necessario l’antibiotico. 

 

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