Incinta dopo una violenza sessuale, vittima di un operatore sanitario

Succede ad Enna: una ragazza diversamente abile è rimasta incinta dopo una violenza sessuale ad opera dell’operatore sanitario che la curava.

incinta dopo una violenza
una donna incinta (fonte: Pexels)

Un nuovo, terribile, caso di violenza sulle donne.

A farne le spese, questa volta, è una giovane ragazza disabile di Enna.

Secondo quanto riporta FanPage la ragazza sarebbe stata vittima di ripetute violenze da parte di un operatore sanitario.

Incinta dopo una violenza sessuale: il caso che ha sconvolto Enna

incinta dopo violenza
(fonte: Thinkstock)

Ha già confessato il suo crimine dopo l’arresto, l’uomo di 37 anni responsabile di numerose aggressioni sessuali nei confronti di una sua paziente.

Il caso, veramente terribile, apre uno squarcio sulle condizioni in cui versano i pazienti della struttura IRCC Oasi di Troina.
A quanto pare, infatti, l’uomo era un operatore sanitario che approfittava della sua condizione per imporsi, con la violenza, alla sua paziente.

La vittima, veramente giovanissima, è una ragazza diversamente abile.
La perizia disposta dalla procura di Enna, ha evidenziato che la giovane non sarebbe in grado di dare il suo consenso ad un rapporto sessuale.
Secondo il parere degli esperti che hanno valutato le capacità cognitive della ragazza questa riuscirebbe solo, con difficoltà, “a rispondere ai bisogni primari“.
Impossibile, quindi, l’idea che ci sia stato un corteggiamento o che la giovane abbia accettato o, addirittura, incoraggiato le avances dell’uomo.

Almeno un episodio di violenza è documentato: la giovane, infatti, è incinta.

Gravidanza questa di cui la vittima, purtroppo, non è a conoscenza: il suo quadro clinico, infatti, le impedisce di capire che c’è una vita dentro di lei.
Inutili anche i tentativi di farglielo capire, ha spiegato il direttore sanitario dell’Oasi di Troina Michelangelo Condorelli.

A questa terribile situazione si aggiunge il sospetto che l’uomo abbia approfittato della giovane e delle sue condizioni in ben più di un’occasione.
Ad aggravare il tutto si aggiunge anche un altro particolare: la giovane vittima di violenza era ricoverata perché positiva al Coronavirus. 

I comportamenti violenti dell’uomo, in ogni caso, non si sarebbero limitati ad una sola volta.
Le indagini della procura di Enna stanno, infatti, stabilendo se l’atteggiamento fosse reiterato.

La posizione dell’uomo si è aggravata dopo che è stato svolto un test di paternità sulla vita che cresce nel grembo della giovane diversamente abile.
Al 99,99%, infatti, il padre sarebbe l’ex operatore sanitario della struttura.

La certezza arriverà dopo la nascita del bambino quando, verosimilmente, verrà condotto un nuovo test di paternità che darà un risultato certo al 100%.

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giovane ragazza vittima di violenza (fonte: Istock)

Gli inquirenti, in questo momento, stanno esaminando tutte le opzioni.
Per le Forze dell’Ordine, infatti, sarà fondamentale capire se e quante pazienti sono le pazienti di sesso femminile affidate, nel corso degli anni, all’uomo.

L’ipotesi è che abbia violentato e molestato numerose donne incapaci di intendere e di volere.

Questa, purtroppo, non è l’unica terribile storia legata ad una donna in gravidanza.
Solo pochi giorni fa, infatti, a Genova una ragazza è stata vittima di un grave incidente mentre era all’ottavo mese di gravidanza.
Ma non ci sono solo cattive notizie.
Un uomo responsabile di più di 160 violenze sui minori è stato arrestato questo mese, mentre un altro, che chiedeva soldi alla madre in maniera violenta, si trova, al momento, rinviato a giudizio.

Non possiamo far altro che augurarci il meglio per la giovane donna protagonista di questa vicenda.

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