Covid: guerriglia urbana e negozi saccheggiati a Milano e Torino

A seguito delle nuove misure restrittive emanate ci sono state molte proteste ed anche alcune guerriglie urbane. Ieri forti quelle al Nord.

milano coronavirus
(Instragram)

Le misure messe in atto da chi ci governa sembrano non essere per niente piaciute ad una fetta di popolazione.

In particolare, per essere più precisi, le misure del nuovo DPCM del 24 Ottobre in materia di ristorazione sembrano aver generato non poche polemiche che sono poi sfociate in protesta in tutto il territorio italiano.

Bisogna infatti necessariamente premettere che nuclei di protesta si sono verificati su tutto il territorio, come ad esempio il caso dei tassisti a Torino che hanno occupato piazza Castello mentre invece a Cremona i ristoratori hanno battuto le pentole davanti alla prefettura e poi le hanno lasciate a terra come in un cimitero di stoviglie.

Non solo, a Catania sono state lanciate bombe carta davanti alla prefettura, a Treviso in mille hanno sfilato in corteo mentre a Viareggio giovani hanno bloccato il traffico e lanciato fumogeni e petardi.

La situazione è quindi molto tesa in tutta la nazione, si parla di ristoratori, commercianti in difficoltà, giovani, manifestanti nomask. Tutti scesi nelle piazze per protestare.

Vediamo in particolare cosa è accaduto nella serata di ieri a Milano e Torino.

Guerriglia urbana: la situazione a Milano

protesta milano coprifuoco
(Instagram)

Come già ribadito, la situazione da Nord a Sud è davvero molto tesa.

Nel caso specifico di Milano, in primis bisogna parlare della protesta da parte dei proprietari di ristoranti, pub e bar che si sono dati appuntamento a pochi passi dalla Prefettura di Milano per manifestare la loro rabbia contro il nuovo decreto del governo che impone loro la chiusura alle 18.

A quanto si apprende dalle fonti ansa, una delegazione sarebbe stata ricevuta dal prefetto di Milano, Renato Saccone.

La loro protesta è stata accompagnata da bandiere tricolore e striscioni con le scritte “Servono fatti non decreti”, “Falliamo noi fallite voi” e “No tasse e più aiuti concreti”.

A Milano però non c’è stata solo la protesta dei ristoratori, ma anche una che ha destato non pochi problemi.

Sembra che infatti siano 28 le persone accompagnate in questura a Milano in seguito degli incidenti di ieri sera a Milano durante una manifestazione non autorizzata contro i provvedimenti per il contenimento del coronavirus.

Gli autori dei disordini sarebbero in particolare giovanissimi.

Non solo, a Milano ieri si sono verificate situazioni davvero molto spiacevoli ed ai limiti di una vera e propria guerriglia civile.

Si apprende infatti che nella serata di ieri, le forze dell’ordine abbiano lanciato i lacrimogeni contro i manifestanti che stavano a loro volta lanciando pietre e bottiglie davanti alla sede della Regione Lombardia, in via Melchiorre Gioia.

Le azioni delle forte dell’ordine secondo quanto dichiarato hanno agito con l’obiettivo di disperdere i partecipanti di un corteo non autorizzato e soprattutto violento che sarebbe partito da corso Buenos Aires, la via più commerciale della città.

Un poliziotto è stato ferito, sembra in maniera non grave, davanti alla Stazione Centrale di Milano.

Sembrerebbe infatti che il sopracitato poliziotto sia stato colpito da un oggetto, forse una bottiglia ed è stato soccorso per essere medicato.

Il corteo non autorizzato è stato poi disperso e per ora due persone sono state fermate, erano non lontane dalla stazione Centrale. I manifestanti si sono sparpagliati nelle vie limitrofe al Corso Buenos Aires.

Torino in rivolta: scontri nelle strade

Mole Vanvitelliana , Torino (Di Matteo Agostinelli. CC BY-SA 3.0 via Wikicommons)

Per quanto riguarda invece la situazione nel Torinese, che preoccupa tanto quanto quella di Napoli e Milano, i carabinieri hanno arrestato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale l’uomo che ieri sera, insieme a una ragazza di 17 anni, è stato sorpreso nel centro di Torino dare alle fiamme alcuni cassonetti dell’immondizia.

Due negozi di via Roma, una zona centrale di Torino, sono stati devastati da gruppi di manifestanti nel corso degli episodi di guerriglia con le forze dell’ordine.

In un caso, un gruppo, dopo aver sfondato la vetrata d’ingresso, si è introdotto all’interno e si è dato al saccheggio.

Non solo, secondo quanto si apprende dalle fonti ansa, oltre a quanto soprascritto, due cittadini egiziani, uno dei quali minorenne, sono stati arrestati per il saccheggio del negozio Gucci di via Roma. Anche due denunciati in relazione a quanto accaduto davanti al medesimo negozio.

Sempre per resistenza a pubblico ufficiale sono stati arrestati tre italiani, di cui uno anche per furto aggravato nel negozio Louis Vitton.

Sono una decina, tra le forze dell’ordine, i feriti negli scontri di Torino mentre sale il bilancio dei fermati a dieci secondo la Questura.

Da parte della prima sindaca donna di Torino, Chiara Appendino, non ci sono state ancora dichiarazioni a riguardo.

Anzi, sui social, la sindaca ha rilasciato alcune dichiarazioni sul tavolo permanente anticrisi per le imprese.

 

 

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Come anticipato ieri, è stato istituito questa mattina in prefettura un tavolo permanente anticrisi per le imprese. Cosa vuol dire concretamente? Che insieme a Prefettura, Regione Piemonte, Camera di Commercio e le associazioni di categoria si concerteranno tutte le soluzioni possibili e praticabili per arginare gli effetti della crisi sulle categorie più in difficoltà. Si tratta, peraltro, di un tavolo che nasce nell’ambito dell’Accordo sulla Sicurezza Integrata, presentato mesi fa. Grazie al quale può essere immediatamente operativo. Il prossimo incontro avverrà dopodomani. Alla luce dei provvedimenti varati dal Governo ci impegneremo nel trovare soluzioni che permettano di utilizzare al meglio le risorse pubbliche. Tra gli obiettivi c’è la possibilità di velocizzare l’erogazione di quanto ancora non elargito dal mese di agosto. Come sempre seguiranno aggiornamenti.

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Seguiranno aggiornamenti.

 

 

 

 

 

 

 

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