Nomi per bambini vietati nel mondo: ecco quali sono stato per stato

I nomi per bambini vietati nel mondo. Ecco quali sono quelli che non si possono proprio mettere stato per stato. 

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Nomi per bambini (Adobe Stock)

Scegliere il nome per il bambino in arrivo è una tappa fondamentale per i genitori durante i nove mesi di gestazione della mamma.

Molte coppie si affidano esclusivamente al proprio gusto personale, altre alla tradizione, e poi c’è chi si lascia ispirare dai film o dai libri. 

Insomma scegliere il nome oltre che difficile può anche essere emozionante per i futuri genitori. Non tutti però forse sanno che alcuni nomi sono vietati. Scopriamo stato per stato quali sono quelli che non si possono mettere.

Ecco i nomi vietati stato per stato

nomi vietati nel mondo
Adobe Stock

Quando si tratta di scegliere il nome del futuro nascituro oltre a valutarlo in base al proprio gusto personale bisogna tenere conto anche della legge. Infatti, in Italia, come in altri paesi del mondo, non tutti i nomi sono ammessi.

La legge italiana ad esempio stabilisce alcune regole, tra cui che il nome può contenere al massimo 3 parti, che è vietato mettere lo stesso nome del padre o dei fratelli viventi, che i nomi stranieri devono avere lettere dell’alfabeto italiano, e che non si possono dare nomi maschili alle femmine e viceversa. 

Ci sono ad esempio nel mondo alcuni nomi vietati in base a ragione di fonetica, oppure perché ritenuti offensivi o degradanti. Scopriamo quali sono i nomi vietati nei vari paesi.

Svizzera

I nomi considerati dannosi o offensivi in Svizzera sono vietati. La figlia di Francesco Totti e Ilary Blasi che si chiama Chanel, in questo paese non avrebbe potuto prendere questo nome perché non si possono attribuire ai bambini nomi di brand. Inoltre, non si può dare ad un maschio un nome da femmina e viceversa, questo come in Italia. In più sono banditi nomi di figure bibliche negative come Giuda, né si possono usare cognomi al posto dei nomi. Trai proibiti ci sono anche nomi di luoghi come Parigi.

Francia

Qualche anno fa in Francia il tribunale ha vietato ad alcuni genitori di dare il nome Nutella e Fragola alle proprie figlie. Dev’essere che sono stati ritenuti lesivi della dignità del bambino. Non solo anche Demone, Principe William e Mini Cooper, sono vietati.

Germania

Anche la Germania, a tal proposito ha regole molto ferree. Ad esempio non possono essere dati nomi dal genere neutro. Ma nemmeno un cognome messo come nome. Vietati poi nomi come Adolf Hitler o Osama Bin Laden.

Islanda

In questa fredda terra sono molto rigidi in fatto di nomi, infatti quest’ultimi devono adeguarsi al sistema di ortografia islandese altrimenti sono vietati. Entro 6 mesi dalla nascita i genitori devono presentare il nome al Registro Nazionale e attendere l’approvazione se si scegliere un nome che non è tra quelli approvati. Tra quelli vietati ci sono Enrico e Ludovico, ma anche Zoe e Duncan.

Danimarca

Questo stato ha fatto prima. Ha stabilito che i genitori possano scegliere in una lista di circa 7mila nomi approvati. Altrimenti se il nome non figura devono passare dal Dipartimento di Investigazione dei Nomi dell’Università di Copenaghen e del Ministero degli Affari Ecclesiastici. Il 20% all’anno vengono rigettati. Tra questi non sono stati approvati Pluto, Scimmia e Anus.

Svezia

In Svezia non si possono attribuire nomi che recherebbero disagio a chi li porta. Alcuni non sono accettati come Metallica, Superman, Ikea e Elvis.

Norvegia

Qui non si può usare il cognome come nome quindi non si possono mettere nomi come Olsen, Larsen o Hansen. Inoltre, il nome non deve dare problemi al futuro nascituro.

Nuova Zelanda

In Nuova Zelanda non si possono dare nomi con oltre 100 caratteri ma nemmeno quelli offensivi. Banditi ad esempio Lucifero e Fat Boy.

Portogallo

Qui i nomi devono provenire dalla tradizione, devono essere completi e non abbreviazioni o soprannomi, e avere un genere. Per facilitare l’impresa ai futuri genitori esiste una lista con 82 pagine di nomi approvati. Tra questi però non è possibile attribuire Rihanna, Nirvana o Jimmy.

Malesia

La Malesia ha molte restrizioni in fatto di nomi. Sono vietati quelli che richiamano agli animali, ma anche agli insulti o al cibo. Tra questi vietati Woti che significa rapporto sessuale o Ular che tradotto è serpente.

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Messico

Qui sono all’incirca 60 i nomi vietati perché ritenuti offensivi o imbarazzanti. Tra questi figurano Facebook, Rambo, Batman ed Hermione.

Arabia Saudita

In questo stato, molto tradizionalista, sono proibiti quelli stranieri o blasfemi. Tra questi ce ne sono 50 banditi. Ad esempio Binyamin, perché richiama il nome del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ma anche Alice, perché considerato troppo straniero. Nella lista anche Linda, Maya, Mailka che significa regina, e Malak ovvero angelo.

 

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