Cuneo e Macerata, quando i soldi fanno anche la felicità

Cuneo e Macerata, due storie di soldi e di gesti che sono un esempio: un’azniama lascia tutto ai poveri, un giocane sorprende

Una questione di soldi, ma questa volta sono due storie positive: a Cuneo una benefattrice ha donato 200mila euro alla città. A Macerata un ragazzo invece ha trovato 3000 euro per strada, ci ha pensato un attimo e po li ha restituiti, guadagnando in rispetto ma anche nel portafogli visto che è stato ricompensato.

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La prima storia arriva dal Piemonte: in piena epidemia Coronavirus, sette mesi fa, una signora anziana è morta alla fine di marzo. Ma prima di andarsene, già sette anni fa, aveva deciso chiaramente cosa sarebbe successo quel giorno. Voleva che tutti i suoi averi fossero donati agli indigenti della città, gestiti dal Comune per opere di bene e l’ha lasciato scritto nel testamento.

Sono passati quasi sette mesi e il 23 ottobre il Comune di Cuneo dopo che sono state compelgate le formalità di rito ha accettato la donazione. Tutti quei soldi saranno destinbati “al finanziamento di spese per sussidi, aiuti e progetti di attività a favore delle persone indigenti residenti sul territorio del Comune di Cuneo”.

In fondo non è nemmeno la prima volta: nel 2011 Giulio Ferrero, noto dentista che era rimaso vedovo e non aveva figli, sempre a Cuneo aveva lasciato in eredità 10 milioni di euro al Comune. Una somma cospicua, fatta di contanti ma anche depositi, titoli, alloggi e una ricca collezione d’arte. Due anni dopo il Consiglio comunale aveva destinato 6 milioni al recupero di quella che è l’attuale biblioteca dedicata a bambini e ragazzi da 0 a 18 anni.

Cuneo e Macerata: la storia di Alessio che ha restituito un pacco di soldi trovato per strada

Alessio Mazzaferro ha restituito i soldi trovati per strada (Instagram)

A Macerata invece il protagonista è un 22enne, Alessio Mazzaferro. Uscendo dal bar che frequenta abitualmente ha dato un calcio alla fortuna, nel senso letterale. Con il piede ha toccato un pacco di banconote, per un valore complessivo di tremila euro. Il tempo di rifletterci sopra e poi, come ha raccontato alla stampa locale, ha deciso: se fosse stato lui a perdere quei soldi, non avrebbe voluto che chi li ritrovava lo contattasse?

Sulla busta c’era il nome di chi li aveva ritirati in banca e anche il nome della filiale. Così via social ha provato a contattare il legittimo proprietario e si è fattop vivo anche con la banmca. Nel frattempo l’uomo, che è sempre del posto, aveva fatto denuncia e quindi è stato facile mettersi in contatto.

Un gesto che sembrerebbe normale ma che di questo tempo spicca ed è stato apprezzato anche dal proprietario dei soldi. Lo ha ringraziato personalmente e gli ha lasciato anche una generosa ricompensa. Ma soprattutto gli ha fatto i complimenti: “Non pensavo che esistessero ancora delle persone e dei ragazzi così”, gli ha detto.

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