Il sindacato denuncia: “Gli infermieri Covid devono usare il pannolone”

La denuncia arriva dal sindacato degli infermieri Nursind della Sardegna: gli infermieri Covid non hanno neanche il tempo di andare in bagno.

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la denuncia degli infermieri: non possono andare al bagno (fonte: Pexels)

Una denuncia veramente assurda ma, purtroppo, terribilmente reale.

Il sindacato per i diritti degli infermieri, il Nursind, ha reso noto che gli infermieri delle terapie intensive sarde sono allo stremo.

Otto ore, o più, di turno continuo senza neanche poter andare in bagno: e qualcuno ha dovuto iniziare ad usare il pannolone.

Infermieri Covid allo stremo: non possono neanche andare al bagno

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infermieri al lavoro (fonte: Pexels)

La situazione riguardante l’epidemia di Coronavirus, sia in Italia che nel mondo, sta tornando ad essere veramente preoccupante.

I numeri dei casi di ieri, così come gli avvertimenti continui degli esperti o la denuncia della Fondazione Gimbe sull’ultimo DPCM ci hanno dato un segnale piuttosto chiaro.

Purtroppo c’è, però, chi contesta le disposizioni anche in maniera piuttosto violenta ed infischiandone delle sanzioni.
Ma, nel mentre, stiamo ignorando le condizioni di chi, invece, lavora assiduamente per noi.

Medici ed infermieri sono, infatti e a detta di Massimo Galli, piuttosto sconcertati e frustrati dall’andamento dei contagi.
Lavorano duramente, rimboccandosi le maniche, ma in tantissimi sbeffeggiano i loro sforzi, fingendo di avere il Covid o sostenendo, addirittura, che non esista.
Con conseguenze, per lo più, veramente tragiche.

Le loro condizioni lavorative, poi, sono letteralmente inimmaginabili.
Noi, che tanto ci lamentiamo di dover indossare la mascherina o del distanziamento sociale di certo non sappiamo cosa voglia dire lavorare per 8 ore senza poter neanche grattarci il naso.

Ma la difficoltà di lavorare in ospedale non è solo quella di non poter prendere il caffè o stropicciarsi gli occhi.

In Sardegna, a Nuoro per la precisione, alcuni infermieri hanno dovuto, addirittura, iniziare ad indossare il pannolone per riuscire ad arrivare a fine turno.
Annarita Ginesu e Mauro Pintore, del Nursind, hanno riferito al quotidiano LaNuovaSardegna, che sono pronti a denunciare il tutto con un esposto in Questura.
Gli infermieri sardi, infatti, così come tutto il personale che lavora nei reparti Covid è da più di un mese in condizioni di stress estremo.

La carenza, sia di personale che di spazi adeguati dove gli infermieri possano rilassarsi, ha portato la situazione ad un livello veramente paradossale.
Questi lavoratori dovrebbero, virtualmente, spogliarsi dei loro dispositivi di protezione in una sala apposita, fare dieci piani di scale e raggiungere un bagno messo in sicurezza.

Non parliamo poi di grattarsi, soffiarsi il naso, prendere un caffè o bere un sorso d’acqua: la situazione è a un livello veramente inconcepibile.

All’origine di tutti questi problemi, il fatto che le terapie intensive si stanno riempiendo rapidamente ma anche lo scarso numero di persone in organico.
La denuncia del sindacato parla di persone che, a fine turno, sono in lacrime: dallo stress, dalla stanchezza e dalla fatica.
Lo sforzo che chiediamo a questi individui è al di là di qualsiasi etica professionale o lavorativa.
La nostra salute, dopotutto, è nelle loro mani.

Ci sono turni, denuncia sempre il sindacato, che iniziano alle 7 del mattino e finiscono alle 13: il tutto senza mai potersi levare la tuta anti-Covid.

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le terapie intensive si stanno riempiendo (fonte: Pexels)

L’ospedale San Francesco di Nuoro è il luogo da dove è partita questa prima segnalazione: ma, probabilmente, non è l’unico.

I lavoratori hanno diritto ad essere tutelati e rispettati, non importa quale sia il campo in cui operano.

Specialmente in questo momento, però, sapere che dottori ed infermieri devono indossare il pannolone per tutta loro giornata lavorativa fa veramente stringere il cuore.

Queste sono le stesse persone che questa primavera definivamo “angeli” e celebravamo con tantissimi post sui nostri social network; è ora di mostrare loro un vero supporto.

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