Coronavirus: al ristorante evita il menu (cartaceo) e … l’oliera!

Il ristorante è uno dei luoghi in cui il Coronavirus ha più probabilità di diffondersi: i comportamenti da osservare e quelli da evitare durante la seconda ondata.

coronavirus ristorante
(Pixabay)

ristoranti non sono chiusi anche se il coprifuoco dichiarato in alcune regioni renderà sempre più difficile raggiungerli per andare a cena. Questo non significa però che non si possa continuare a frequentare osterie e ristoranti, anche se negli orari e nei modi indicati dalla legge.

I luoghi dove si consumano cibi e bevande sono quelli in cui il rischio di contrarre il virus è molto elevato, dal momento che non si possono indossare le mascherine per tutto il tempo di permanenza nel locale.

Esistono però alcune regole da osservare attentamente per rendere il più sicura possibile la permanenza nei luoghi dove si mangia e si beve. Se alcune indicazioni sono ormai note, altre potrebbero rivelarsi davvero inaspettate, ma importanti.

Gli oggetti di un ristorante che favoriscono il contagio da Coronavirus

donna che versa olio d'oliva su cucchiaio
Fonte: Adobe Stock

tavoli devono essere distanziati e igienizzati a ogni cambio di clienti, i camerieri devono indossare rigorosamente la mascherina così come tutti coloro che lavorano in cucina.

Quando ci si alza dal tavolo e si passa accanto agli altri clienti del ristorante è bene indossare la mascherina e toglierla di nuovo soltanto quando si torna a sedere al proprio tavolo.

Prima di consumare il cibo sarà necessario lavare le mani con acqua e sapone (evitando accuratamente di asciugarle sotto a un getto d’aria calda per non incorrere nell’effetto aerosol che favorisce la dispersione nell’aria di eventuali particelle virali) e preferire un asciugamani o un fazzoletto monouso. Al tavolo sarà quindi necessario igienizzare le mani prima di cominciare a mangiare.

Queste sono le raccomandazioni abituali a cui i clienti di bar, pub e ristoranti si sono adeguati negli scorsi mesi. Recentemente sono state diramati però ulteriori preziosi consigli, alcuni dei quali piuttosto inaspettati.

Innanzitutto è stato sottolineato come i menu cartacei siano assolutamente da evitare e, se anche dovessero essere sottoposti al cliente, dovrebbero essere monouso, quindi andrebbero gettati appena dopo l’utilizzo. L’alternativa è che il locale metta a disposizione un menu digitale da leggere attraverso il QR code reader dal proprio smartphone.

Ad essere entrata nel mirino dei virologi però è stata l’oliera: si tratta di un attrezzo per la tavola che viene utilizzato da tutti i commensali e che finisce inevitabilmente per sporcarsi d’olio durante l’utilizzo. Questo rende la superficie dell’oliera particolarmente appiccicosa, in grado quindi di trattenere sporco e particelle virali molto più di qualsiasi altro oggetto presente sulla tavola.

 

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Oltre a evitare l’uso dell’oliera (o di toccarla esclusivamente con fazzoletto di carta) dovrebbero essere assolutamente evitati gli assaggi dai piatti dei commensali, soprattutto se si tratta di persone che non appartengono al nostro nucleo familiare e non sono nostri conviventi. Ovviamente non si dovrebbe nemmeno bere da bicchieri altrui oppure mangiare cibo dalle posate altrui, come accade per il tipico “assaggino”.

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