Disturbo e ritardo del linguaggio: come scoprirlo e curarlo

Il disturbo e ritardo del linguaggio esiste, anche nei bambini piccoli, ma nella quasi totalità dei casi è possibile curarlo seguendo un percorso specifico

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Disturbo e ritardo del linguaggio adobestock

Se vostro figlio ha un disturbo o ha un ritardo del linguaggio, è da seguire ma senza allarmi. Si tratta infatti di una situazione abbastanza frequente nell’età prescolare e in genere è considerato un problema che passa ed evolve in maniera positiva con lo sviluppo fisico e mentale

Lo sviluppo del linguaggio è legato a diversi fattori. Dipende da quanto il bambino è stimolato nel suo ambiente familiare, ancora prima che a a scuola, se accanto a lui ci sono fratelli e sorelle, se non comincia troppo presto la scuola. Ma può essere anche collegato ad alcune alterazioni biologiche del bambino che toccherà ad uno specialista individuare.
Facendo un discorso generale, verso i 24 mesi il bambino dovrebbe utilizzare almeno un centinaio di parole diverse e comincerà anche a formare le prime frasi, associate a gesti. Entro i sei mesi successivi avrà un’ulteriore evoluzione, con un aumento graduale delle parole utilizzate e con frasi più compiute, con un maggior numero di parole.
Tutto questo in condizioni normali e quindi a 3 anni il bambino dovrebbe essere in grado di cominciare a padroneggiare il linguaggio. Ma esistono in realtà bambini che cominciano più tardi e e bambini con un possibile disturbo del linguaggio. Hanno una produzione di parole inadeguata e per questo servirà una visita medica specialistica.

Ma quando dobbiamo pensare che ci siano effettivamente problemi? Se a 1 anno il bambino mostra difficoltà di comprensione del linguaggio, oppure a 24 mesi dice meno di 15 parole, con difficoltà di comprensione. Oppure ancora se a 30 mesi pronuncia meno di 50 parole e non ne mette nemmeno due insieme.

Disturbo e ritardo del linguaggio, diagnosi e cura

ritardo del linguaggio, chi è il logopedista
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Come emettere quindi la diagnosi di disturbo del linguaggio? Il primo passo è il consulto in un Centro Specializzato per la cura di questi specifici disturbi. Ad occuparsene di solito è un‘équipe multidisciplinare composta da logopedista, psicologo e neuropsichiatra. Analizzeranno separatamente e poi insieme lo sviluppo psicomotorio, comunicativo e linguistico del bambino passando poi ad alcuni test collegati.

Dovranno accertare che il ritardo del linguaggio non dipenda da un ritardo dello sviluppo. Poi in una seconda fase effettueranno una valutazione delle componenti linguistiche, come forma, funzione e contenuto. Passa attraverso questionari prestabiliti o la visione di immagini o oggetti da nominare o indicare.

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In caso di diagnosi positiva, si passerà al trattamento, anzitutto con la logopedia sia in forma individuale che in piccolo gruppo. Alla terapia logopedica sono affiancati però anche dalla presenza dei genitori che dovranno fare la loro parte. Quindi fornire stimoli linguistici collegati agli oggetti utilizzati o alle azioni quotidiane. E poi cercare di interagire, farlo partecipare come può alla conversazione, semplificando anche il linguaggio diretto al bambino.

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