Conte alla Camera: la situazione contagi e le ipotesi di lockdown

Varie ipotesi sono sul tavolo di lavoro del Governo. Il Presidente Conte durante la sua informativa alla Camera ha mostrato non poche preoccupazioni.

Conte conferenza stampa
Foto da Facebook @GiuseppeConte64

Il più prudente fra i banchi di Governo è il premier, Giuseppe Conte, che continuerebbe a preferire l’adozione di una linea morbida per non affossare l’economia.

Sembrerebbe infatti che ci si trovi proprio in una congiuntura favorevole in cui il commercio e l’industria mostravano segni di lieve ripresa.

E’ infatti per questo motivo che anche l’ultimo DPCM è risultato meno rigoroso di quanto chiedessero invece il democratici Dario Franceschini e il ministro della Salute, Roberto Speranza.

Le ipotesi sul tavolo, però, qualora la situazione dovesse precipitare da qui alle prossime settimane sono tante e diverse fra di loro seppur sempre non piacevoli per tutti.

Fra i banchi di governo sembrerebbe essere spuntata l’ipotesi, per alleggerire la pressione sugli ospedali e salvare la scuola, di un eventuale particolareggiato lockdown di due settimane.

Tutto sembrerebbe dipendere da alcuni indicatori. Anzittuto l’indice RT, cioè l’indice di trasmissione del contagio, che deve restare sotto la soglia 2.

Intanto il premier, che sulle spalle porta le pressioni della parte dem del suo stesso Governo, ha lasciato alcune dichiarazioni oggi alla Camera.

Vediamo in dettaglio.

Conte: “La situazione si sta rivelando critica”

Giuseppe Conte dpcm
Foto da Facebook @GiuseppeConte64

Presentatosi alla Camera e preso parola, il Presidente Giuseppe Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni molto importanti.

“L’Italia è oggi in una situazione ben diversa rispetto a quella del mese di marzo, anche se anche questa situazione si sta rivelando molto critica” dice con tono deciso.

Durante il suo intervento il Presidente del Consiglio dei Ministri ha assicurato che il Governo sarà assolutamente pronto a intervenire laddove fosse considerato nuovamente se necessario.

A tal proposito va anche menzionata la polemica da parte dei sindaci a causa dell’onere di chiudere le piazze a rischio a seguito del nuovo DPCM.

Durante il suo intervento il Presidente ha ricordato che siamo ancora dentro la pandemia e che il costante aumento dei contagi impone al Governo di dover tenere l’attenzione altissima.

“Stavolta però, forti dell’esperienza della scorsa primavera, dovremo adoperarci, rimanendo vigili e prudenti” dichiara alla Camera.

Il suo discorso è poi volto sulla scuola, che proprio in questo momento è interessata dal concorso per professori da 32 mila posti per 64 mila candidati.

“Esclusivamente per le scuole secondarie di secondo grado sono previste modalità ancora più flessibili di organizzazione dell’attività didattica” dichiara il Presidente per poi aggiungere che la ministra Azzolina presiederà perché questo avvenga.

Le misure dovrebbero contenere, secondo quanto riferito dal Presidente Conte, importanti iniziative che potrebbero contemplare ingressi degli studenti scaglionati, a partire dalle 9, con possibilità di ricorrere anche ai turni pomeridiani.

Ovviamente il Presidente non si è lasciato sfuggire l’occasione di ribadire il suo sostegno alle persone colpite dalla crisi economica.

Il premier ha, infatti, parlato quindi del rifinanziamento della cassa integrazione.

Secondo quanto da lui dichiarato i contraccolpi della crisi sono ancora molto forti e non è possibile, in questa fase, dismettere la rete di protezione disposta sin dall’inizio della crisi.

Il tutto assolutamente in favore dei lavoratori e delle imprese che hanno subito, che subiscono e continueranno a subire i danni del covid.

Per le ragioni sopra elencate il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato che il Governo avrebbe proceduto con un rifinanziamo con 5 miliardi un nuovo e ulteriore ciclo della cassa integrazione, prevedendo la gratuità della cassa integrazione per le imprese che hanno registrato perdite oltre una soglia predeterminata.

Ricordiamoci inoltre dell’appello lanciato via social ieri sera dallo stesso Presidente e che riportiamo di seguito e che fanno seguito all’ulteriore appello di Speranza.

 

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Tanto più rigoroso sarà il rispetto delle prescrizioni da parte di ciascuno di noi, tanto più efficace sarà il contenimento del rischio di contagio e più possibile superare questa seconda ondata con il minor sacrificio per il Paese. Dobbiamo sforzarci tutti di ridurre le occasioni di contagio, di evitare spostamenti non necessari e attività superflue che potrebbero generare rischio. Se saremo disposti, oggi, ad affrontare questi piccoli sacrifici, domani riusciremo ad evitare interventi più rigorosi e, quindi, più penalizzanti. Sono fiducioso che l’intera comunità nazionale saprà esprimere, anche questa volta, come accaduto in occasione della prima ondata, la serietà, l’impegno, la forza d’animo e la determinazione necessari a superare la difficile sfida che stiamo vivendo.

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Seguiranno aggiornamenti sugli sviluppi di quanto conseguente all’informativa ed all’idea sul tavolo di Governo del lockdown di due settimane.

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