Coprifuoco Lombardia, faccia a faccia Fontana-Salvini: la situazione

Coprifuoco in Lombardia, il governatore Attilio Fontana assicura l’ordinanza che farà scattare il blocco della mobilità e delle attività su tutto il territorio regionale. Intanto, però, filtrano indiscrezioni su un faccia a faccia con Salvini. Il leader della Lega avrebbe chiesto un summit con il Presidente della Regione, assessori e consiglieri perché contrario alla decisione.

Lombardia, Salvini "richiama" Fontana (Getty Images)
Lombardia, Salvini “richiama” Fontana (Getty Images)

Coprifuoco in Lombardia, le intenzioni ci sono perché la regione si conferma essere fra le più colpite dalla seconda ondata di COVID-19: i contagi salgono, così come le preoccupazioni. Allora, se a sentir parlare di nuovo lockdown l’Italia trema, occorre cominciare a pensare a misure alternative.

La Lombardia, il Piemonte e la Campania potrebbero fare da apripista in tal senso: limitare le attività e la mobilità dalle 23.00 alle 5.00 del mattino (escludendo i fornitori di generi alimentari e prima necessità) al fine di contenere la curva dei contagi che spaventa a suon di numeri e percentuali poco rassicuranti. De Luca, al sud, ha detto che si partirà da venerdì: Napoli come Milano e Torino, in soldoni.

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Coprifuoco in Lombardia, faccia a faccia Fontana-Salvini (Getty Images)
Coprifuoco in Lombardia, faccia a faccia Fontana-Salvini (Getty Images)

La Lombardia, nel frattempo, aspetta: ieri Fontana e i collaboratori hanno lavorato sino a tarda notte per mettere a punto l’ordinanza che dovrebbe far scattare il coprifuoco in tutto il territorio regionale. Decisione che, però, non ha incontrato il favore di alcuni fra cui il leader della Lega Matteo Salvini che avrebbe chiesto al governatore della Lombardia una riunione con gli assessori e i consiglieri, alla presenza naturalmente anche del Presidente della Regione, per capire – qualora non fosse abbastanza chiaro – le ragioni che imporrebbero una misura preventiva così perentoria.

“A me piace comprendere le cose”, ha sottolineato il leader del Carroccio ma c’è chi ha visto questa mossa come un pretesto inutile per frapporsi alle decisioni prese in un momento particolarmente difficile: “Non è il momento delle polemiche, spero che il governatore mantenga la sua posizione”, incalza il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori.

Un faccia a faccia, quello fra Salvini e Fontana, che ha sconquassato la tabella di marcia iniziale ma l’intenzione – almeno secondo quanto filtra dalla Regione – è quella di andare fino in fondo una volta appurata la posizione favorevole dei Comuni di ogni capoluogo e l’Anci come vuole la prassi in questi casi. Intanto la situazione per le strade lombarde continua ad essere critica: 600 persone in terapia intensiva e 4000 persone ricoverate per Covid che sono numeri confrontabili con la prima parte di marzo, secondo le recenti stime.

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È arrivata la conferma: la bozza di ordinanza che farà partire il coprifuoco è stata firmata dal Presidente della Regione Attilio Fontana e dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Blocco della mobilità e delle attività su tutto il territorio regionale. Ci si potrà spostare soltanto per “comprovate esigenze lavorative”, “situazioni di necessità e urgenza”, oltre ai “comprovati motivi di salute”. Sarà, dunque, necessaria l’autocertificazione. “La situazione è oggettivamente grave e non posso stare qui a girarmi dall’altra parte”, il commento del Sindaco di Milano Beppe Sala che prende le mosse (sul piano dialettico) dal collega campano De Luca che aveva usato parole simili nei giorni scorsi.

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