Covid: l’appello di Speranza a “evitare spostamenti inutili”

Nelle ultime ore il ministro della Salute Speranza ha rilasciato un’intervista con un appello ben specifico. Vediamo in dettaglio.

ministro speranza
Ministro Roberto Speranza (Instagram)

Bisogna dire che il clima non è assolutamente dei migliori.

Stiamo vivendo una fase della pandemia molto incerta, ma anche molto importante. Sempre ricordandoci delle parole del Ministro Speranza che preannunciava tempi difficili, ora siamo chiamati a gesti di forte responsabilità.

Infatti, con i nuovi casi che riprendono a salire dopo il calo del weekend e la curva dei ricoverati che continua a impennare, la situazione non è assolutamente da sottovalutare.

Si intravede però un piccolo segnale con il calo del rapporto tra nuovi positivi e tamponi eseguiti, che si attesta al 7,5% contro il 9,4% di lunedì. 

Con il Governo che cerca di combattere contro il coronavirus e di unirci nella lotta contro la pandemia è giunto ieri un appello da parte del titolare del ministero della Salute, Roberto Speranza.

Vediamo in dettaglio.

Speranza tuona: “La situazione è molto seria”

Ministro della salute
Foto da Facebook @robertosperanza

Come sappiamo, a seguito delle nuove disposizioni dettate dal nuovo DPCM sono state introdotte alcune novità molto importanti proprio in virtù di un forte senso di responsabilità che siamo chiamati ad avere.

A tal proposito, è giunto un appello dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha parlato ieri sera ai microfoni di La7.

Il ministro ha infatti dichiarato: “Lavoriamo giorno e notte per evitare il lockdown”.

Per poi aggiungere che i numeri dei prossimi giorni non dipendono da alcun tipo di previsione se non dalle misure adottate.

“Serve porre rimedio nel più breve tempo possibile, e chiedo alle persone di fare uno sforzo per evitare spostamenti inutili, uscite inutili. Dobbiamo provare a spiegare la curva da subito. Sulla base di 21 parametri di monitoraggio poi decideremo le misure” ha spiegato ai microfoni di la7 per poi aggiungere “Oggi c’è ancora margine per piegare la curva”.

Il ministro della Salute ha poi affermato che il governo è determinatissimo ad affrontare questa crisi, sottolineando quanto abbiano sempre tenuto alta la soglia di attenzione.

Secondo quanto dichiarato dal ministro, attualmente il Servizio Sanitario Nazionale sarebbe molto più preparato e molto più forte di prima siccome sono state assunte 33 mila persone e vengono prodotte fino a 30 milioni al giorno di mascherine.

Per quanto riguarda la situazione nei territori, con la chiusura delle strade e delle piazze a responsabilità dei sindaci in coordinamento con i prefetti, che ha generato non poche polemiche, il ministro ha dichiarato di ritenere giustissimo che nei territori dove c’è maggiore difficoltà si possano, anzi si debbano assumere decisioni più dure.

Il tutto con l’utilizzo di misure specifiche tarate su ogni singolo territorio.

Tra le Regioni, intanto però in queste ore il partito degli “interventisti”, secondo le fonti ansa, si allarga con in primis il Piemonte che ha infatti chiuso nel fine settimana i centri commerciali e ha introdotto l’obbligo per le scuole superiori, escluse le prime classi, di seguire la didattica digitale a distanza per almeno il 50% dei giorni, in alternanza con la presenza in aula. Misura seguita anche dalla Liguria, che ha varato anche il divieto di assembramento.

Concludendo ha poi dichiarato che “La situazione è molto seria. Bisogna dire fino in fondo come stanno le cose. La curva cresce. Serve uno sforzo in più da parte di ciascuno. Nelle prossime ore bisogna alzare il livello di attenzione” ed infine “Ci sono attività essenziali e altre si possono spostare e rinviare”.

 

Seguiranno aggiornamenti

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