Nuovo Dpcm: i minorenni al parco solo se accompagnati

Con il nuovo Dpcm i minorenni potranno andare al parco solo se accompagnati da un adulto che vigili su distanziamento e mascherine.

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Per bambini e ragazzi da 0 a 17 anni è consentito andare nei giardini pubblici e aree gioco solo se accompagnati da un genitore o un adulto che vigili su mascherine e distanziamento.

Sono le norme contenute nell’allegato A del nuovo Dpcm presentato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte per poter accedere alle aree verdi pubbliche e alle attività di educazione all’aperto organizzate.

Se da un lato il governo ha dato una stretta agli sport a livello amatoriale, dall’altro ha voluto porre delle regole nelle aree verdi dove si sarebbero potuti verificare assembramenti.

Bambini e ragazzi da 0 a 17 anni al parco solo con un adulto

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Con il nuovo Dpcm i minorenni potranno andare al parco o nelle aree verdi solo se accompagnati da un adulto.

Questa misura di è resa necessaria per “non produrre assembramenti e garantire il distanziamento fisico compatibile con le attività di assistenza e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”, si legge nell’allegato A dell’ultimo Dpcm.

Tutti i bambini e gli adolescenti quindi da 0 a 17 anni potranno frequentare gli spazi verdi pubblici solo in presenza di un genitore o di un adulto.

Queste norme si legge nel testo vogliono bilanciare “il diritto alla socialità, al gioco e in generale all’educazione dei bambini e degli adolescenti” con la “necessità di garantire” la tutela della salute.

Gli adulti che portano i minorenni al parco dovranno, fra l’altro, accompagnare direttamente i bambini minori di 14 anni rispettando le prescrizioni sul distanziamento fisico e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione, e vigilare sui bambini che si accompagnano.

I bambini con età superiore a 6 anni, l’età da cui è previsto l’utilizzo della mascherina, dovranno essere monitorati dall’adulto affinché rispettino le disposizioni di distanziamento fisico e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.

Una scelta che si è rivelata necessaria per il governo per scongiurare gli assembramenti che si sarebbero potuti verificare qualora i bambini o ragazzi siano stati da soli.

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Paolo Biasci (Foto Facebook Fimp)

“Credo che la scelta di accompagnare i minori sotto i 14 anni sia utile per verificare il non assembramento, il distanziamento e l’uso della mascherina. E’ chiaro che se un ragazzo va al parco pubblico con gli amici dopo un po’ faranno probabilmente assembramento. Diverso è andare accompagnati da un adulto che, chiaramente, può vigilarli”. Questo il commento di Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp).

 

(Fonte: Adnkronos)

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