Covid-19 e bambini: effetti negativi sulla salute fisica e psicologica

“Il Covid-19 provoca effetti negativi sulla salute fisica e psicologica dei bambini”. A dirlo i pediatri di famiglia.

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Gli effetti del Coronavirus mettono a rischio la salute dei bambini. Ad esprimere la preoccupazione è la Fimp (Federazione dei pediatri di famiglia) impegnata da oltre sette mesi in prima linea sulla gestione dell’epidemia.

I bambini da sette mesi sono messi a dura prova, spiega Paolo Biasci, presidente Fimp. “Mangiano male, dormono meno e si muovono poco e quel 15% con disturbi del neurosviluppo, dalle difficoltà di apprendimento alle forme di autismo, è in grande sofferenza”.

Questo tema, di grande rilevanza che investe i bambini ai tempi del Covid-19, è stato al centro del XIV Congresso Nazionale della Fimp.

Ecco gli effetti negativi del Covid-19 sulla salute fisica e psicologica dei bambini

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(Pixabay)

La salute dei bambini ai tempi del Covid-19 desta molta preoccupazione nei pediatri di famiglia. I più piccoli infatti risentono degli effetti della pandemia e del lockdown sia dal punto vista fisico che psicologico. I bambini più degli adulti hanno infatti bisogno di muoversi, giocare, stare all’aria aperta, socializzare. E tutto questo negli ultimi 7 mesi è stato molto limitato.

A spiegare i motivi di queste preoccupazione è Paolo Biasci, presidente Fimp. “Ad allarmarci anche i ritardi nei recuperi del calendario vaccinale in tante Regioni, dovuti all’impegno dei Dipartimenti di Prevenzione sul contenimento del virus. Ribadiamo al Ministro Roberto Speranza, che su questo e sulla profilassi anti-influenzale siamo disposti a fare la nostra parte, approfittando degli accessi programmati per i Bilanci di salute”.

Inoltre, “nei casi di disturbi del neurosviluppo, il 15% del totale, con difficoltà di apprendimento, o forme di autismo, o con Adhd per esempio, hanno bisogno di essere diagnosticati per tempo e sostenuti con continuità. E questo il Covid può complicarlo”.

Ci sono poi i risvolti psicologici. I bambini e gli adolescenti ai tempi del Covid hanno perso il sonno. Il ritmo sonno-veglia si è modificato. La qualità delle ore dormite è cambiata. Inoltre, durante l’isolamento, secondo i dati raccolti dalla Fimp, il 30% dei bambini è andato a letto oltre le 23, mentre gli adolescenti che andavano a letto alla 23 sono passati dal 12 al 64%. Inoltre i bambini impiegano sempre più tempo ad addormentarsi, hanno risvegli, incubi, paranoie. A tutto questo si unisce il fatto di passare molto più tempo di fronte agli schermi, tv, tablet e cellulari.

Per quanto riguarda l’alimentazione durante il Covid-19 “i bambini hanno assunto abitudini alimentari scorrette – ha spiegato Raffaella De Franchis, Area alimentazione e nutrizione della Fimp – specie nelle fasce più svantaggiate della popolazione ma durante il lochkdown abbiamo anche avuto la possibilità di spiegare alle madri che erano in casa come cucinare in casa in modo salutare”. La Fimp ha poi ribadito di avere un progetto nazionale in corso per capire quali sono le abitudini alimentari, gli errori di alimentazione nelle famiglie italiane la prevalenza della dieta mediterranea.

Al pari dell’alimentazione c’è lo sport.Dobbiamo rimettere al centro il benessere psico-fisico dei più piccoli: la scuola si deve fare a scuola – ha detto  Biasci – ma anche le attività motorie e sportive hanno un’importante componente legata alla routine degli incontri, alla socialità, al superamento di tante difficoltà, ma soprattutto al corretto sviluppo neuromotorio. Scuola e sport sono palestre di vita e tengono lontani il sovrappeso, i problemi del metabolismo, insieme alle fatiche psicologiche emerse in questo periodo nella popolazione pediatrica, come la cosiddetta sindrome della capanna, quello smarrimento che ha colto tanti bambini e li ha portati a non voler più uscire di casa”.

Oltre ai classici vaccini, quest’anno quello antinfluenzale è raccomandato anche ai bambini senza patologie dai 6 mesi ai 6 anni perché in quella fascia di età si ammalano più spesso.

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Infine, negli ultimi mesi si è registrato un aumento delle dermatiti da contatto dovute all’uso eccessivo dei gel a base alcolica contro il Coronavirus. “Quando si può è meglio usare acqua e sapone” dicono gli esperti.

(fonte: Repubblica.it e ilritrattodellasalute.tiscali.it)

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