Infettivologo di Milano sul Covid-19 sostiene: “Siamo nella peste”

L’infettivologo di Milano Massimo Galli commenta la situazione sul Coronavirus: “Siamo nella peste”. E ci dice di guardare le previsioni.

infettivologo di Milano Massimo Galli
l’infettivologo di Milano, Massimo Galli (fonte: profilo ufficiale Twitter)

Ultimamente non si parla di altro se non dei possibili scenari che ci si presenteranno nel prossimo futuro a causa della pandemia.

C’è chi parla di Natale in quarantena, chi dice che la quarantena non si farà ed anche chi prevede un lento ritorno alla normalità.

Nel frattempo ogni giorno studiamo il numero dei casi, per capire cosa sta succedendo nel nostro paese ed in Europa.
Le parole di Massimo Galli, però, possono aiutarci a capire meglio la situazione attuale; con uno sguardo, anche, al futuro.

L’infettivologo di Milano Massimo Galli: “Tra 15 giorni saremo come in Francia”


Non è una novità che i casi di Coronavirus, in Italia e nel mondo, abbiano raggiunto numeri veramente spaventosi.
Abbiamo, infatti, ampiamente superato la cifra dei 38 milioni di contagiati nel mondo e, a quanto pare, la situazione non accenna a migliorare.

I numeri dei casi di ieri, infatti, parlano chiaro.

Ma ancora più chiaro di loro parla Massimo Galli, infettivologo di Milano, che lavora all’ospedale Sacco.
Il primario, intervistato da Repubblica, ha rilasciato una dichiarazione che, se non è allarmante, sicuro getta una luce cruda sulla situazione nel nostro paese.

Guardi, siamo nelle peste. Sto cercando di occuparmi di tutti i pazienti che ho qui. Mi pare una tragico déjà vu. Lo temevo già da agosto, speravo di sbagliarmi e invece…”

Queste parole, riportate anche da Adkronos, aprono uno spaccato quasi tragico sulla situazione che stanno vivendo in questo momento gli ospedali.

Non è la prima volta, infatti, che leggiamo un’allerta da parte dei medici e degli ospedali.
Secondo un ultimo censimento, dunque, se i casi continueranno ad aumentare in questa maniera esponenziale c’è il rischio che le terapie intensive non dureranno più di due mesi.

Dobbiamo guardare le proiezioni, che purtroppo hanno poche probabilità di fallire. Tra 15 giorni saremo come la Francia, la Spagna, il Regno Unito” continua l’infettivologo di Milano, Massimo Galli commentando, come avete potuto vedere nel tweet sopra, la gravità della situazione a Milano.

L’invito è, quindi, a seguire le indicazioni del DPCM e le direttive del governo per scongiurare una nuova tragedia.
Una realtà, la nostra, veramente molto difficile: tra le tante persone che scherzano o che prendono poco seriamente il Covid-19, ci sono anche i casi eclatanti di disservizi.

L’esempio dell’app Immuni, che in Veneto non funziona per un motivo assurdo, è uno dei tanti.

Situazione Coronavirus, parla l’infettivologo di Milano: e non ci sono buone notizie

Ricordando i colleghi che hanno, purtroppo, perso la vita svolgendo la loro professione in prima linea contro la pandemia, Massimo Galli ci dice che la situazione non è affatto rosea.

I casi di questa estate, secondo l’esperto, hanno messo a rischio molte aree che non erano state colpite dal virus e sono adesso, quindi, impreparate all’emergenza.

Il ritorno a casa di tanti giovani che, dopo aver contratto il Coronavirus in vacanza, si trovano nelle strette prossimità di parenti più anziani sta facendo risalire il numero dei contagi tra le persone più deboli.
Per non parlare di chi, poi, ha tragicamente perso la vita.

E Massimo Galli ribadisce: tra 15 giorni saremo come in Francia e nel resto d’Europa.

Notizia dell’ultima ora è, infatti, che i focolai attivi in Italia siano quasi 5.000: e molte regioni sono a rischio.

Anche se il primario non smentisce e non conferma la notizia che a Natale saremo tutti in quarantena, ha più volte sottolineato anche lui la pericolosità di alcuni comportamenti che, purtroppo, esulano dal nostro controllo.

L’invito, esattamente come ha già fatto Beppe Sala dalla sua pagina Facebook, è solo uno: continuare ad indossare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale.

infettivologo di Milano
il Coronavirus (fonte: Adobe Stock)

Anche se le notizie sembrano spaventose, qualche raggio di luce c’è: è stato scoperto da poco, infatti, un gruppo sanguigno che è meno a rischio degli altri.

Anche Massimo Galli avverte che bisogna lavorare strenuamente per evitare il nuovo lockdown e che i numeri dei morti si alzi ancora.

Sarà dura ma si può fare.

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